Il notaio e le sue mansioni

La rubrica 'Il notaio risponde'

Il notaio risponde

Il notaio risponde

Bologna, 15 marzo 2015 - DESIDERIAMO spiegarvi la funzione del notaio e le sue mansioni. Il Governo, con l’obiettivo dichiarato di fornire una ‘semplificazione’ ai cittadini, ha varato un disegno di legge che consentirebbe, se approvato, di acquistare un immobile non abitativo con la semplice autentica di un avvocato. Questo, secondo gli obiettivi del Ddl, dovrebbe consentire al cittadino un maggiore risparmio e una velocizzazione dei traffici giuridici. In realtà, così non è.

Quando il cliente esce dallo studio notarile dopo avere acquistato un immobile, pensa spesso che il notaio abbia intascato una cifra spropositata per aver solo ‘messo una firma’. Ma solo una piccola parte di quel che ha speso costituisce effettivamente l’onorario del notaio: il notaio è, infatti - per conto dell’acquirente - sostituto di imposta, cioè è obbligato a versare all’Agenzia delle Entrate le imposte relative al trasferimento dell’atto, che variano dal 2% al 12% del valore dell’immobile. Poi ci sono la tassa d’archivio, le imposte ipotecarie e catastali, l’imposta di bollo.

Se davvero si vuole che il cittadino paghi meno per un acquisto immobiliare, forse si dovrebbe in primo luogo abbassare la tassazione... Inoltre il notaio offre, per legge, un’assicurazione per la eventuale responsabilità civile e, sempre a sue spese, le infrastrutture tecniche necessarie per il collegamento telematico con la P.A. (pubblica amministrazione), la cifratura e la trasmissione degli atti agli Uffici competenti (Registro delle Imprese, Registri Immobiliari, ecc.) e la conservazione degli atti negli Archivi Notarili prima, e poi presso l’Archivio di Stato.

Ma i costi non sono finiti qui. Ci sono gli importi relativi ai versamenti previdenziali, e soprattutto le spese, spesso nell’ordine di centinaia di euro, per le visure ipo-catastali: le visure ipotecarie, non sempre facili da espletare e da interpretare, chiariscono se su un immobile pendono ipoteche, pignoramenti, decreti ingiuntivi, sequestri, o semplicemente diritti altrui, che il notaio è obbligato a fare per conto del cliente. Infine, c’è l’onorario del notaio, soggetto ad Iva, che normalmente è inferiore all’1% del valore del bene. La lettura e la firma dell’atto a cui il cliente partecipa, è solo la punta dell’iceberg di un lavoro di studio ben più complesso, che comprende l’istruttoria della pratica, le visure ipotecarie, l’indagine della volontà del cliente, la scelta della soluzione fiscale più vantaggiosa, e spesso la risoluzione di ostacoli e problemi vari, e dopo l’atto gli adempimenti, tra cui la registrazione con la liquidazione e il versamento delle imposte, la trascrizione, il rilascio di copie conformi ed eventuali copie esecutive, ecc. In conclusione, il notariato italiano funziona, e a costi contenuti assicura la sicurezza del mercato immobiliare, della proprietà e -per lo Stato- della relativa tassazione in occasione dei trasferimenti.

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