Due stelle illuminano la notte bianca del jazz

Nel nome di Duke Ellington e Monk musica tra Quadrilatero e Strada Maggiore (FOTO) Il programma

Duke Ellington

Duke Ellington

Bologna, 16 settembre 2014 - Strada del Jazz 2014, un fine settimana, da venerdì a domenica, formato elastico: nel senso che s’accorcia per la mancanza di fondi e di un ospite d’onore (l’anno scorso ci fu Renzo Arbore), a meno di sorprese dell’ultim’ora, ma s’allunga fisicamente perché oltre ai negozi e ai locali del Quadrilatero ne faranno parte anche quelli della parte inziale di Strada Maggiore, pedonalizzata dai lavori in corso, assieme a nuovi luoghi di aggregazione come il Mercato di Mezzo (da venerdì a domenica aperitivo jazz dalle 18,30).

S’allunga nell’idea di chi la organizza e cioè di Paolo Alberti (fratello del supermanager Alberto a cui la manifestazione è dedicata, il bolognese a tutto swing che fece di Bologna una delle capitali del jazz in Europa) e Gilberto Mora, che sognano un’intera settimana di Walk of Fame, magari a partire dal 2015. Boulevard dello swing che s’arricchisce con le fioriere che verranno poste in via Orefici, per segnalare le tappe fondamentali del jazz cittadino e dei suoi protagonisti, oltre che con visite guidate nei posti in cui s’è fatto jazz nell’ultimo mezzo secolo. 

Questa quarta edizione de La Strada del Jazz resta comunque in quota per l’elevatezza dei musicisti cui quest’anno saranno dedicate le Stelle, due fuoriclasse del pianoforte che saranno omaggiati da superbe esibizioni live: Duke Ellington e Thelonius Monk, ovvero il re dello swing e il santone pazzo del jazz, innovatori ispirati (anche del magico 88 tasti), prolifici compositori. Tra i più grandi della storia della musica afro-americana, indicati come ogni anno dal pubblico dei social network come meritevoli del riconoscimento. Un distillato di stratosferica cultura musicale per il popolo dei jazzofili. Cui verranno ricordate le esibizioni di Ellington nel ‘49 al Teatro Duse e di Monk nel ’72 al Palasport. 

Tutto è pronto, insomma, per il rendez-vous del ricordo: cerimonia, posa, discorsi commemorativi, premiazioni si susseguiranno tra venerdì e sabato nella Bologna sprovincializzata che si sente la città del jazz in un’ edizione legata ai musicisti jazz bolognesi: venerdì tre band si esibiranno alla Torinese (Roveri Jazz Band), nel Quadrilatero e in Strada Maggiore, quindi spazio alla Doctor Dixie Jazz Band (sabato 20.30 Omaggio al Duke degli “amici di Alberto”) con Nardo Giardina e Checco Coniglio, al duo Jimmy Villotti-Fabrizio Puglisi, cultori dell’opera di Thelonius (Per Monk venerdì e sabato dalle 21), a Piero Odorici in trio (Da Ellington a Monk, sabato dalle 22 in Piazza Re Enzo), fino al Marcello Molinari Quartet che sabato alle 18.30 presenta il cd Il viaggio di Neal con un omaggio al “Duca”. 

L’appuntamento con la Notte Bianca del jazz di sabato comincia sul palco di Piazza Re Enzo, dove, dopo il saluto delle 17 del sindaco Merola e dell’assessore Matteo Lepore avverrà la posa delle stelle jazz in via Orefici, dedicate appunto ad Ellington e a Monk, mentre dalle 17.30 sfilerà la Street Dixieland Jazz Band per il Quadrilatero fino a notte. 

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