Nozze negate, loro sposano Renzi e Alfano

Iniziativa ironica e simbolica da parte del Cassero Lgbt Center (GUARDA LE FOTO)

La protesta simbolica di Arcigay

La protesta simbolica di Arcigay

Bologna, 20 novembre 2014 - Si è concluso con il classico e immancabile “Vi dichiaro marito e moglie”, ma quello di stamattina celebrato davanti a Palazzo d’Accursio non era un matrimonio come tutti gli altri.

Come annunciato qualche giorno fa, è infatti andata in scena sotto la sede del Comune l’’unione’ tra Matteo Renzi e Angelino Alfano, l’iniziativa ironica e simbolica promossa dal Cassero Lgbt Center, il circolo dell’Arcigay,, per contestare “l’unico matrimonio tra persone dello stesso sesso che questo Governo ha legittimato - spiegano gli attivisti del Cassero - quello tra il presidente del Consiglio, il ‘democratico’ Matteo Renzi e il suo vice, il clericale Alfano”.

Due figuranti con maschere che raffiguravano il premier e il ministro dell’Interno, sono quindi convolati a nozze nella splendida cornice di piazza Maggiore, tra lanci di riso e applausi, unione ufficializzata da un’improbabile sindaco con tanto di parrucca rosa e tacchi alti.

“E’ nella tradizione dell’ironia del Cassero, è una presa in giro nei confronti di Renzi perché a tutte le promesse non sono mai seguiti i fatti - dice Franco Grillini, consigliere regionale uscente di LibDem e storico esponente del movimento gay - aveva detto un anno fa che in 100 giorni avrebbe fatto le unioni civili e non l’ha fatto, questa estate l’aveva promosso di nuovo e non è successo nulla. Adesso ha detto a gennaio, ma la legge è ferma in Senato. Il problema che l’Italia rimane e continua ad essere l’unico Paese della vecchia Europa senza una legislazione che riconosca i diritti delle coppie di fatto”.

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