Nozze gay, Merola. "Lo stop di Alfano? Io vado avanti"

Il sindaco non indietreggia sull'albo per la trascrizione delle unioni omosessuali. Castaldini (Ncd): "Vedrete, il registro salterà" e il Cassero le risponde: "La consigliera vive in un igloo"

Lo Giudice e Giarratano

Lo Giudice e Giarratano

Bologna, 2 ottobre 2014 - "Vado avanti". Il sindaco di Bologna, Virginio Merola, non indietreggia sull'albo per la trascrizione delle nozze contratte all'estero nonostante lo stop del ministro dell'Interno, Angelino Alfano, che segue la bocciatura già sancita dal prefetto Enno Mario Sodano. "Anche ieri ho registrato un matrimonio contratto all'estero e continuo ad applicare il diritto europeo", dichiara il primo cittadino, parlando con la 'Dire' prima di intervenire a una tavola rotonda sulla cooperazione.

"Vedo che ci si continua disinteressare delle persone in carne ed ossa - afferma Merola - sulla base di una logica burocratica fatta di circolari. Io vado avanti serenamente". Poco prima, sulla questione,  si era pronunciata anche la consigliera comunale di Ncd, Valentina Castaldini. Non ci vorrà molto tempo prima che il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, emetta una circolare per "sanare un atto illegittimo, come quello del sindaco di Bologna, Virginio Merola, che ha già iscritto nel registro ufficiale del Comune le nozze gay contratte all'estero", ha detto la Castaldini, che qualche tempo fa ha inoltrato un esposto alla Prefettura bolognese contro la decisione del primo cittadino.

Un esposto che ha portato il prefetto di Bologna, Ennio Mario Sodano a scrivere al Comune per chiedere di soprassedere, ma che ha ricevuto risposta negativa. Merola, sottolinea Castaldini, "ha già iscritto quelle unioni nel registro ufficiale" e quindi ora si attende una circolare ministeriale contro questa decisione "che deve rendere omogenea la situazione a livello nazionale e sanare questi atti illegittimi", conclude la consigliera. Pronta la risposta del Cassero Arcigay: la consigliera comunale Ncd a Bologna, Valentina Castaldini "vive forse in un igloo".

Perchè "si batte non per qualcosa, ma contro qualcosa" e "non vede che ci sono migliaia di coppie omosessuali che formano famiglie e crescono figli". Il presidente del Cassero, Vincenzo Branà, attacca la consigliera. Per Branà,  non si capisce "cosa ne guadagni Castaldini", dato che non ha senso "negare a queste persone dignità e diritti" ottenendo "solo la soddisfazione di umiliarle". Per questo, il numero uno del circolo si chiede quale "sia il valore delle battaglie e l'insegnamento che Castaldini ha tratto dalle Sacre scritture, alle quali dice di portare rispetto". Insomma, mutuando le parole del ministro francese Taubira, nel replicare a chi in Parlamento contestava la legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso, Branà chiede alla consigliera se "viva in un igloo". 

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro