Obliterare, più la fatica che il gusto

File (soprattutto) di anziani davanti alle macchine e tanti furbetti

Tper (foto Schicchi)

Tper (foto Schicchi)

Bologna, 29 agosto 2014 - Obliterare ogni biglietto o abbonamento tutte le volte che si sale sull’autobus, anche in caso di cambio della vettura: la regola è in vigore da ormai quattro giorni, ma c’è ancora chi non lo sa oppure cerca di fare il furbetto. In effetti, le file davanti all’obliteratrice sono aumentate e a comporle sono quasi sempre persone anziane abituate a dirigersi subito verso il posto a sedere grazie al loro abbonamento annuale; la percentuale di chi sale e si accomoda senza degnare la macchinetta di uno sguardo, però, resta alta, mentre di controllori in un’intera mattina di viaggi neppure l’ombra.  Emiliano Buna prende il 19 tutte le mattine, ma per arrivare al luogo in cui lavora è costretto a cambiare a volte persino quattro autobus: ora dovrà estrarre e obliterare altrettante volte lo stesso biglietto. "Temo non ci sia niente da fare, se questa è la regola dobbiamo adeguarci - afferma sconsolato -. Però è una scomodità insensata e soprattutto non incentiva di certo a fare l’abbonamento, che costa pure un sacco di soldi. In più, molti ancora non lo sanno: i cartelli ci sono, ma spesso sono in fondo all’autobus in un angolo e chi passa di fretta non ci fa neanche caso"  Sulla linea 20 Carla Amadesi, 80 anni, oblitera diligentemente il proprio abbonamento annuale, ma non è soddisfatta della nuova norma: "È una scocciatura, io prendo il bus tutti i giorni, ma rifletterò bene prima di rinnovare l’abbonamento: l’avevo scelto proprio per la comodità che offriva, ora invece se mi capita una volta di dimenticare di obliterarlo, e alla mia età può succedere, rischio pure una multa salata, oltre ai 190 euro dell’abbonamento (tariffa per gli anziani over70; ndr)". I controlli poi già ora iniziano a scarseggiare: "Il primo giorno ho visto molti controllori, ora non ce ne sono già più, così i furbi continuano a farsi i fatti loro e a non obliterare come sempre mentre a rimetterci sono le persone oneste come noi", conclude Carla.  Poco più tardi sul 28 lo stress è alle stelle: una passeggera esasperata si scaglia contro l’autista, colpevole di non averle saputo rispondere a una domanda sulle nuove regole, lamentandosi anche per la scarsezza delle informazioni a riguardo a bordo dei mezzi. «Se fosse uno strumento efficace contro l’evasione lo apprezzerei — commenta Emanuela Zaccherini, testimone della scena —, per il momento mi sembra che sia una scocciatura utile solo a creare caos e litigi nelle ore di punta. È vero che c’è poca informazione, non si capisce bene chi debba obliterare cosa e quando, la campagna informativa non è molto chiara<WC>»<WC1>.<WC> «<WC1>Strisciare la tessera con il chip tutte le volte è davvero odioso, ma ovviamente mi dovrò adeguare —è rassegnata Claudia Catalano, in attesa del 96 diretto a Pianoro —. Io ho l’abbonamento annuale e se prendo la multa per distrazione ho oltre al danno la beffa: praticamente è come se lo pagassi due volte: "assurdo".

 

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