Delitto alla Lunetta Mariotti, una zona di senzatetto, gang e spaccio / FOTO

Allarme degrado nel parco della Beverara. Il presidente del Quartiere: “Teniamo alta l’attenzione”

Bivacchi e sporcizia nel parco (Foto Schicchi)

Bivacchi e sporcizia nel parco (Foto Schicchi)

Bologna, 25 luglio 2016 - Sono due le Lunetta Mariotti che descrivono i residenti. Una diurna, in cui senegalesi e gambiani senzatetto vivono gomito a gomito con i titolari degli orti America e i frequentatori del parco, perlopiù anziani, in una coabitazione pacifica. E una notturna, segnata da un vai e vieni di auto, da discussioni accese, movimenti e ombre notturne (nella notte tra sabato e domenica un senegalese è stato ucciso - leggi qui). I due mondi, da prassi, non dovrebbero incrociarasi.

L’ultima volta che è successo due anni fa, racconta Franco Cesàri, che gestisce gli orti per l’associazione Casa Gialla, «uno di noi si è visto minacciare da un uomo con un coltello in mano». Intervennero il Quartiere e le forze dell’ordine, e «quei personaggi sparirono per un po’». Ma sono tornati, così afferma Cesàri: «Da un mese o due, ai senegalesi, con cui andiamo d’accordo e il cui unico problema, talvolta, sono i resti dei bivacchi, si sono sostituiti nuovi brutti ceffi». Una ricostruzione confermata anche da Lion, un 48enne senegalese da 26 in Italia e che lavora come operaio in una coop edile di Bologna. Lion abita a San Lazzaro e, ieri, quando sul sito del Carlino è comparsa la notizia dell’omicidio, si è precipitato al parco. Perché ai suoi connazionali Lion ha sempre «dato una mano, anche a tornare in patria quando lo chiedono o facendo loro la spesa».

Sono ormai cinque anni che gambiani e senegalesi vivono in quell’area del parco (d’inverno nei cantieri delle infrastrutture o negli stabili abbandonati), spartendosi gli alberi sotto i quali accamparsi e dove riporre pentole, vestiti e viveri. «Non ci sono mai stati problemi – racconta Lion –, ma da quando hanno messo le telecamere in Bolognina sempre più spacciatori si sono spostati qui. E sono cominciati i litigi».

Mentre parliamo con Lion arriva un gambiano che vive sotto uno di quegli alberi e conferma che sabato sera, prima di andarsene, aveva visto il senegalese e l’algerino litigare, anche se non in toni accesi. «La maggior parte delle persone che sta qui nel parco ha problemi con l’alcol – continua Lion –. Spesso vengono qui anche dei magrebini, appena escono dal carcere: non hanno nulla e cercano di reinserirsi». Nelle istituzioni la situazione è nota da tempo, tanto che anche gli stranieri al parco confermano i diversi interventi dei vigili.

«Sulla Lunetta Mariotti – considera il presidente del Quartiere, Daniele Ara –, l’attenzione non è mai calata. Ciclicamente organizziamo tornate di pulizia del parco e ciclicamente chiediamo al tavolo per l’ordine pubblico in Prefettura di affrontare il problema una volta per tutte». Sul come, all’orizzonte un progetto c’è. Sono le opere di compensazione che la multinazionale Crif dovrebbe realizzare proprio in quell’area in cambio della creazione di una nuova sede al posto di un capannone recentemente acquistato in via della Beverara. Prevederebbe un’area di sgambatura, un campo di basket e il recupero del lungo-canale. «Trasformazioni urbane che, assieme ad una maggiore attenzione delle forze dell’ordine sarebbero in grado di invertire l’escalation di degrado che invece siamo costretti a subire».

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