Porretta, nasce prematuro in casa: salvo

Elisoccorso bloccato dal maltempo: il 'miracolo' degli infermieri

I soccorsi di un’ambulanza (foto di repertorio)

REGGIO.

Porretta Terme (Bologna), 28 luglio 2014 - Momenti drammatici sono stati vissuti ieri mattina alle 7 in una casa della frazione Corvella, alla periferia di Porretta, per la nascita prematura di Jacopo. La mamma, al settimo mese di gravidanza, lo ha messo al mondo in extremis con un parto podalico e con il cordone ombelicale girato due volte attorno al collo, con l’assistenza iniziale del marito.

"Dobbiamo la sopravvivenza di Jacopo — raccontano a fatica per l’emozione i familiari — alla straordinaria opera del personale infermieristico dell’ambulanza costituito da Francesca Mugelli e da Andrea Bianchini e dal Dottore dell’auto medica partita dalla base di Marano di Gaggio Montano".

Gli operatori, dopo le prime cure hanno chiesto l’intervento dell’elisoccorso del 118, «ma purtroppo il velivolo non ha potuto decollare a causa del maltempo. Grazie ai positivi risultati ottenuti con i primi soccorsi, il bimbo ha ricominciato a respirare con regolarità e quindi è stato trasportato in prognosi riservata nel reparto di rianimazione dell’ospedale Maggiore. Il neonato è vivo per miracolo — aggiungono i parenti — e la madre ben cosciente di un possibile tragico epilogo per entrambi». 

Il parto è avvenuto nei giorni della polemica sulla chiusura del punto nascita dell’ospedale di Porretta, chiuso per disposizione dell’Ausl. La storia del neonato ha fatto presto a diffondersi nella vallata del Reno dove 15 giorni fa nell’ospedale di Vergato e l’altro giorno in quello di Porretta si è registrata la nascita di due bimbe sul lettino del pronto soccorso. 

Immediate le reazioni del Comitato Popolare per la salvaguardia dei servizi sanitari in montagna presieduto da Emanuela Cioni: «La lettera di richiesta di un incontro urgente con i vertici di Regione ed Ausl — dice — non ha ha avuto fino ad ora risposta, evidentemente non c’è interesse nei confronti della sicurezza delle partorienti e dei neonati della zone più disagiate». E aggiungono: «Non dimentichiamoci che in novembre ci saranno le elezioni regionali: non è più accettabile una situazione di questo genere fortemente a rischio. Questa sera alle 21, nella sala civica Lorenzini di Via Don Minzoni 35 a Porretta, nel corso dell’assemblea pubblica convocata dal Comitato, valuteremo l’opportunità di presentare un esposto alla Procura della Repubblica».

Mentre il consigliere regionale Galeazzo Bignami si chiede preoccupato: «Dobbiamo attendere il morto per adottare gli opportuni provvedimenti?», il segretario provinciale del sindacato Fials Alfredo Sepe afferma: «Il servizio di assistenza-urgenza predisposto dall’Ausl dopo la soppressione del punto nascita si sta rivelando inefficace e quindi bisogna correre ai ripari prima che sia troppo tardi».

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