Pd, il calo delle tessere provoca un ‘buco’ da 60mila euro

Il tesoriere Carlo Castelli: “Le nostre risorse provengono per il 93% dalla attività dei nostri iscritti e volontari”. Nonostante il calo delle entrate il bilancio 2014 è stato chiuso in pareggio

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Bologna, 20 aprile 2015 - Nonostantei 60.000 euro di ‘buco’ creato dal calo delle tessere, il Pd di Bologna ha chiuso il bilancio 2014 in pareggio, anche grazie alla riduzione netta del personale operata in questi anni (“da 21 a 13 unita’ fra personale tecnico e personale con compiti politici”).

Lo ha spiegato questa sera in direzione il tesoriere Carlo Castelli, aprendo la riunione dedicata al bilancio. C’è da dire che il Pd di Bologna può vantare un credito di 591.000 euro: “solo in parte e in tre-quattro anni, con un piano che abbiamo definito con il regionale del Pd, potremo avere un rientro di questo nostro credito”.

Castelli ha confermato che dopo il caso Cpl Concordia il partito non accetterà più finanziamenti da aziende che non accetteranno di rendere pubblico il loro contributo.

“Sarebbe una nostra scelta di ulteriore trasparenza, oltre gli obblighi di legge. Facciamola”, ha invitato il tesoriere. Sempre sul versante trasparenza “pensiamo di pubblicare sul sito del Pd bolognese una sezione simile a quella del Pd nazionale, indicando da dove vengono le risorse, come le spendiamo, quale e’ il finanziamento che riceviamo dalle persone fisiche e dalle persone giuridiche”.

Però “faccio notare che noi a questa richiesta di massima trasparenza già rispondiamo con i documenti che avete- si è rivolto ai membri della direzione- con una precisione che non trovo nel sito nazionale, anche indicando l’ammontare del contributo ricevuto nel 2014 dalle persone giuridiche: 10.500 euro in tutto, contributi della Cpl Concordia compresi, su 1.730.000 euro di entrate”.

Le risorse Pd, ha spiegato ancora Castelli, “provengono per il 93% dalla attività dei nostri iscritti e volontari: oltre il 52% dalle Feste dell‘Unità, il 24% dal tesseramento, il 16% dal contributo degli eletti, dalle sottoscrizioni ed erogazioni liberali.

Le risorse da finanziamento pubblico, una cifra marginale per il Pd bolognese, si sono quasi del tutto azzerate dopo la scelta di abolire questa forma di sostegno ai partiti”.

Qualche parola Castelli ha riservato al rapporto con le coop, tornato nell’occhio del ciclone per il caso Cpl. “Il mondo cooperativo, che è un soggetto economico sano, agisce nella sua autonomia e deciderà le proprie strategie e scelte- dice il tesoriere- i mutamenti che riterrà necessari per rinvigorire valori di moralità, di mutualità ed esperienze che possono contribuire alla crescita della societa’ e del sistema di imprese che lo compongono”.

Ma “noi siamo una forza politica autonoma che riconosce l’importanza, anche sociale, e il valore della cooperazione, dei soci lavoratori, del contributo solidaristico che ancora viene da questa specifica ed originale esperienza imprenditoriale e di lavoro”.

(Fonte Dire)

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