Video pedopornografici su internet, arrestato 43enne a Imola

L'uomo, un paramedico sposato e con un figlio, è finito in manette nell'operazione che vede 34 indagati per avere scaricato e diffuso su internet video di pornografia minorile, con abusi sessuali e torture su bambini di pochi anni

Il ragazzo avrebbe tentato di rivendere un pc prelevato in una scuola (foto d'archivio)

Il ragazzo avrebbe tentato di rivendere un pc prelevato in una scuola (foto d'archivio)

Bologna, 1 agosto 2014 - La polizia di Stato italiana e quella tedesca stanno eseguendo un'operazione internazionale contro la pornografia minorile su internet. La Procura distrettuale di Catania ha disposto numerose perquisizioni domiciliari diverse citta' d'Italia, eseguite dalla Polizia Postale. Decine gli indagati italiani per avere scaricato e diffuso sulla rete video di pornografia minorile, con abusi sessuali e anche torture su bambini di pochi anni.

Durante l'operazione, denominata "eDonkey2000", due persone, a Milano e Imola (Bologna), rispettivamente di 63 e 43 anni, sono state arrestate in flagranza di reato perche' trovate in possesso di cospicuo materiale pedopornografico.

L'imolese arrestato è un paramedico di 43 anni che lavora in una struttura sanitaria. L'uomo è  incensurato, sposato e con un figlio e  come gli altri indagati è stato individuato perché aveva scaricato, tramite il software di file sharing, foto e filmati a contenuto pedopornogafico. La perquisizione eseguita nella sua abitazione di Imola ha confermato che era in possesso di una enorme quantità di materiale video, con protagonisti bimbi anche piccolissimi in situazioni sessuali definite 'raccapriccianti' dagli investigatori della Postale.

Le perquisizioni sono state eseguite nei confronti di 34 persone, indagate per detenzione e divulgazione di video pedopornografici mediante la rete Internet. L'indagine e' stata condotta dal Compartimento della Polizia postale di Catania. Perquisizioni sono state eseguite su disposizione della Procura della Repubblica di Catania in varie citta' d'Italia da parte della polizia postale e delle comunicazioni.

Le citta' interessate dalle perquisizioni sono state Bologna, Brescia, Cagliari, Catania, Como, Cuneo, Firenze, Ferrara, Livorno, Milano, Messina, Napoli, Novara, Pesaro, Pisa, Ragusa, Roma, Savona, Siena, Siracusa, Torino e Verona. Durante le perquisizioni e' stato sequestrato un elevato numero di materiale tra cui computer, hard disk, pen drive e supporti ottici. Secondo quanto accertato gli indagati, utilizzato un programma peer-to-peer denominato eDonkey2000, caricavano e diffondevano mediante Internet video di pornografia minorile con abusi sessuali nei confronti di bambini di eta' infantile, spesso di pochi anni, anche con torture nei confronti delle vittime.

I tedeschi, con i quali c'e' da anni una forte collaborazione, hanno condiviso e scambiato con le autorita' italiane i dati che hanno permesso di identificare gli indagati. Le indagini si sono avvalse del diretto coordinamento del Centro nazionale di contrasto della pedopornografia on line (Cncpo) di Roma. Successive indagini riguarderanno l'approfondimento del materiale sequestrato per confermare la responsabilita' degli indagati e l'analisi dei video e delle indagini per risalire all'identificazione dei minori vittime degli abusi

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