Piazza Aldrovandi sfregiata: "È terribile passare di qui"

L’ira della gente: "Questo sarebbe centro storico?"

Piazza Aldrovandi

Piazza Aldrovandi

Bologna, 30 ottobre 2014 - Graffiti, graffiti e... ancora graffiti. Da qualunque lato la si guardi, piazza Aldrovandi è un continuo di scritte, ‘disegni’ e scarabocchi che accompagnano i residentie chiunque si trovi a passare di là. Saranno anche 10mila i metri quadri di muro ripuliti quest’anno, che ieri hanno fatto esultare il sindaco Virginio Merola, ma in questa piazza ancora non si è visto nulla e i writers hanno avuto via libera, non risparmiando, oltre ai muri, le baracchine dei commercianti e del cantiere BoBo. «Chi fa questi graffiti crede di essere un artista, ma in realtà imbratta solo i muri – sbotta Maria Chiara Lista, avvocato di 59 anni, che ha lo studio in uno stabile della piazza –. È diventato terribile passare di qua, non sembra di essere in un centro storico». «Non ricordo che abbiano mai ripulito la piazza – dice Guido Sassi, pensionato di 74 anni –. Ogni volta trovo i muri sempre più sporchi. Qualcuno dovrebbe fare qualcosa».

Se anche qualcuno, come le associazioni dei cittadini, facesse qualcosa, tipo ridipingere i muri, farebbe bene a fare attenzione, perché, come anticipato ieri dal Carlinola Soprintendenza ha richiamato i residenti di via Petroni che si erano armati di secchi e vernici per coprire gli scarabocchi fatti dai writers. «Non è giusto multare i cittadini che fanno del bene per la comunità – spiega Mara Vezzali, casalinga di 60 anni, residente in via Petroni –. Se i colori usati per ridipingere non vanno bene, il Comune ci metta a disposizione quelli giusti. Gratis». «I muri vanno benissimo colorati anche così – dice Annarosa Santi, pensionata di 72 anni –. Il lavoro fatto dai cittadini andrebbe lodato, non criticato. Così si scoraggia quelli che si danno da fare anche per gli altri».

In via Petroni, però, non hanno intenzione di mollare e sono pronti a sfidare la Soprintendenza che ha chiesto di ripristinare i colori originali dei muri. In particolare, i residenti, in una nota del consiglio direttivo dell’associazione Via Petroni e dintorni, si lamentano di come la Soprintendenza «taccia su alcuni interventi realizzati da No Tag Bologna, a spese del Comune, o non intervenga per sanare alcuni muri di palazzi storici, come Palazzo Poggi in piazza Verdi o Davia Bargellini in piazza Aldrovandi, invasi da lunghissimo tempo da innumerevoli murales e graffiti». Così come «stupisce l’indicazione a ripristinare i colori originali del civico 4, che è stato oggetto di una nostra richiesta del 2 maggio 2014, in quanto il dehors del Cucchiaio d’oro non era a norma, ma è rimasto allo stato iniziale senza nessun intervento di adeguamento». La sfida tra residenti e Soprintendenza è per domenica 9 novembre, quando i cittadini si ritroveranno per l’ennesima giornata di pulizia dei muri della strada. «Invitiamo la Soprintendenza e i suoi funzionari, così sensibili alle vicende della via Petroni, a essere presenti – conclude la nota –. Non mancheremo di fornirvi di raschietti, pennelli, colori e di seguire, allora, i preziosi suggerimenti che vorrete fornirci»

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