Piscina dello Sterlino, il calvario è finito: il 15 settembre si riapre

Lo storico impianto passa di mano e riapre. D'Onofrio striglia Cus: perdi 2 anni, ma dal 15 "torna di tutti"

La piscina dello Sterlino (foto Schicchi)

La piscina dello Sterlino (foto Schicchi)

Bologna, 2 settembre 2014 - Il lungo calvario dello Sterlino (ceduto da Coni a Cusb e poi entrato nel tunnel di polemiche e continui stop and go) pare finito: "L'impianto sportivo sarà nuovamente in funzione da lunedì 15 settembre, con la piscina da 25 metri coperta e con la piscina olimpionica coperta dallo storico pallone", annuncia Serafino D'Onofrio, presidente provinciale dell'Aics (ex gestore della struttura) a cui fa capo la 2000 Service, la srl incaricata dalle società di nuoto della città (a cui il Comune ha affidato temporaneamente le chiavi del complesso sportivo) di far ripartire a breve l'impianto. "Dopo un'infelice parentesi di due anni, 2000 Service torna a gestire l'impianto di nuoto più bello e più amato dai bolognesi", sottolinea D'Onofrio in una nota.

Già perché per quanto il traguardo del 'lieto fine' sembri raggiunto con l'acquisizione dello Sterlino da parte del Comune (e la ripartenza di corsi, tuffi e allenamenti) le scorie di questa vicenda paiono ben lungi dall'essere tutte smaltite. "Ritorna lo Sterlino di tutti", è il titolo del comunicato stampa di D'Onofrio che definisce quella di ieri, con il subentro del Comune al Cusb, "una bella giornata per lo sport bolognese". Ma lo stesso D'Onofrio fa capire chiaramente che è stato un salvataggio 'dispendioso'. Tra il prezzo con cui il Cus acquistò e la cifra (vidimata dall'Agenzia del Demanio) per farlo passare al Comune ora ci sarebbe un differenziale in aumento di 800.000 euro.

Il Comune poi ha assegnato all'associazione delle società di nuoto (Uisp, Sogese, 2000 Service, Civaturs, D.Hakker, Csi, President-swimming) la gestione dell'impianto per il quale verserà un contributo di 463.000 euro anni (per tutte le piscine e le due palestre), "mentre il gestore precedente ne percepiva 490.000 euro per la gestione parziale della piscina". Inoltre, il Cusb lascia in 'eredità' una piscina "che era una vecchia signora con molti acciacchi" e che "è sempre più vecchia. Avrebbe bisogno di un rinnovo generale ma conserva un fascino unico. Non vorremmo fare altre polemiche sui (e coi) gestori uscenti. Sono stati due anni persi", aggiunge D'Onofrio facendo capire che l'elenco dei nodi irrisolti o dei problemi sarebbe lungo.

Preferisce insistere sulla riconquista di un 'bene' per tutta la città: "L'impianto, che torna alla città, ci vedrà impegnati con tutte le nostre forze" a partire dalla riassunzione dei lavoratori finiti in cassa integrazione, e assicurando ai cittadini "l'esperienza, la competenza e la passione, che in questi due anni sono mancate", conclude D'Onofrio allegando le foto fatte ieri sera "rientrando in piscina. Dopo la peggiore estate di sempre, c'è uno splendido arcobaleno su via Murri 113. Buon segno". Era inizio giugno quanto il Demanio diede semaforo verde al prezzo concordato dal Comune per rilevare lo Sterlino rivelatosi insostenibile per il Cusb. Quell'ok sbloccava 200.000 euro per la manutenzione e i 3,5 milioni di euro per rilevare l'impianto.

Il salvataggio dello Sterlino "non era affatto scontato" ed è "un fatto molto positivo", ma che forse "la città non ha del tutto riconosciuto", disse più avanti Luca Rizzo Nervo, assessore comunale allo Sport, incassando i complimenti del rettore dell'Alma Mater, Ivano Dionigi, per l'operazione che ha impedito la chiusura dell'impianto, e il ringraziamento del commissario del Cusb, Vincenzo Santis ("E' stato un anno difficile- ammise Santis - ma grazie all'Università e al Comune abbiamo salvato la situazione"). La data per il passaggio di consegne era il 28 agosto e ieri si è conclusa la lunga trafila.

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