Mercoledì 24 Aprile 2024

Una politica d'altri tempi

Bologna, 9 gennaio 2015 - Appassionata, competente, generosa. Cristina Marri ha fatto politica per una vita perché era la sua vita. La politica come servizio, come denuncia, come opposizione alla tracotanza di certe maggioranze alle quali, spesso in beata solitudine, si è opposta con tutta se stessa, armata solo del suo coraggio.

Cristina fu, nel 1988, la prima donna-segretario di partito della politica bolognese, ben prima di tante chiacchiere su parità e quote rosa. A 39 anni, militava già da sedici nello Scudocrociato, conquistò quella carica con determinazione. Era la rappresentante di una politica di altri tempi, sicuramente. Quella civile, di impegno disinteressato a favore delle minoranze e dei più bisognosi. Molti la ricorderanno per le sue innumerevoli battaglie in consiglio comunale, ma per decenni ha operato anche per i malati psichici.

Cristina era profondamente cattolica ma esercitava il suo impegno politico con rispettosa laicità. Come quando si battè per la completa applicazione della legge 194, quella sull’aborto, o per il diritto alla parità di scelta tra scuola pubblica e privata. Una battaglia in cui la Dc bolognese fece da apripista per l’Italia. Non ha mai esibito croci o protestato chissà quali purezze. Mai ecceduto nel linguaggio e sempre rispettate le istituzioni. Avrebbe potuto far carriera ma ha sempre creduto nella disciplina di partito.