Bologna, 25 marzo 2011 - MA è vero che Virginio Merola non la ama troppo e non ne vuole sapere di averla come vicesindaco?
Ride: «Invece andiamo molto d’accordo. C’è una buona comunicazione. No giuro, non è una bugia. Se mi entusiasma come candidato? Non posso dire che mi entusiasmi. Ma la questione è un’altra. Ci si deve dare una mano. Ricostruire la connessione con la città. Sono convinta che Virginio possa essere un buon sindaco». Amelia Frascaroli, cattolica prodiana, si prepara a una campagna elettorale «di casa in casa» e intanto sfodera una diplomatica sincerità.
 

Se mentisse, poi dovrebbe confessarsi.
«Se è per questo sono molto protestante, non mi confesso mai».
 

Andando sul pratico: si presenterà in lista con Sel. Anzi con Nichi Vendola. Perchè non ci sarà il simbolo del partito ma il nome e forse la faccina del leader più amato. Lui e lei. Insieme.
«La lista potrebbe chiamarsi proprio così, ‘Insieme per Bologna’».
 

Dicono che il Pd le abbia provate tutte per evitare che lei si mettesse con Vendola. Temono che possa danneggiare Merola.
«Virginio aveva questo timore ma poi ha apprezzato il cammino».
 

Dicono che volesse neutralizzarla.
«Ma tanto ha capito che non ci riesce! Oggi Virginio è contento. La mia non è una lista di partito».

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