Bologna, 6 aprile 2011 - Su Bologna aleggia il rischio di un primo maggio da separati in casa per i sindacati confederali: a differenza degli anni scorsi, infatti, la festa dei lavoratori potrebbe non vedere insieme nella stessa piazza Cgil-Cisl-Uil. Sono dunque ore molto tese e in cui le segreterie sono al lavoro per vedere se ci sono i margini per evitare una clamorosa divisione. Una prospettiva che, al momento, sarebbe unica nel panorama italiano.

“Non ci sono le condizioni per una gestione tradizionale del 1^ maggio”. Il segretario della Cgil di Bologna Danilo Gruppi mette un’ipoteca pesante sulle celebrazioni unitarie della Festa dei lavoratori, chiudendo quasi del tutto la porta a Cisl e Uil. “Sarebbe un atto di ipocrisia rispetto alla situazione- spiega a margine dell’assemblea dei delegati in corso al Teatro comunale- perche’ agli atti ostili che ci sono stati nei nostri confronti non potremo che reagire”.


Gruppi non pensa solo alle divisioni nazionali (“quando si ratificano accordi che tendono a escludere la Cgil e isolare la Cgil, e’ andare oltre la soglia del lecito”), ma anche a vicende bolognesi, in primis la trattativa per il contratto integrativo della Fiera, che ha visto Cgil e Cisl scontrarsi duramente. “Un conto- afferma il segretario- sono il pluralismo sindacale e le divergenze di opinione, altra cosa e’ quello che e’ accaduto in Fiera, dove siamo stati descritti come un sindacato giallo in combutta con l’ex-segretario della Cgil (Duccio Campagnoli, attualmente consigliere delegato dell’Expo, ndr)”. Proprio “un atto riparatore rispetto a questi toni offensivi” sulla Fiera, magari condito da qualche distinguo rispetto alle posizioni assunte a livello nazionale da Cisl e Uil, potrebbe convincere la Cgil ad abbandonare l’idea di celebrare da sola il 1^ maggio.


Del resto la scelta della Camera del lavoro pare non ancora definitiva. “Quando lo sara’, i nostri interlocutori ne sarannno informati per primi”, garantisce Gruppi, che assicura: “Il nostro non e’ un atto ostile. Non faremo nulla per vanificare l’unita’ sindacale, ma lamentiamo che contro di noi, che lavoriamo per l’unita’, ci sono state azioni ostili”. Intanto pero’ il segretario della Cgil conferma di aver chiesto per il 1^ maggio l’utilizzo di piazza Maggiore, piazza Nettuno e piazza VIII agosto. “Non sfrattiamo nessuno- puntualizza- il 1^ maggio e’ la Festa dei lavoratori che andranno dove riterranno giusto andare”.
Peraltro Gruppi non esclude che ci possano essere anche iniziative comuni nei luoghi dove i sindacati stanno portando avanti una lotta unitaria, come la Verlicchi, tanto da proporre una visita congiunta dei tre segretari al presidio per il 1^ maggio.
 

IL SEGRETARIO BONANNI

“A Bologna è prevalsa una posizione intollerante ed estremistica che mal si confà con le celebrazioni del primo maggio”. E’ questo il commento del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, sulla decisione della Cgil di Bologna di festeggiare a livello locale la festa del primo maggio separata dagli altri sindacati.
Secondo Bonanni comunque non ci saranno ripercussioni a livello nazionale: “Non cadiamo nella trappola anche se la cosa ci dispiace - ha sottolineato Bonanni - ma non sarannno quelli della Cgil di Bologna a mettere in discussione quanto stabilito a livello nazionale”.