Bologna, 18 giugno 2011 - LINEA VERDE anche fra i dirigenti del Comune. Dopo avere scelto una giunta giovane (età media: 44,5 anni), il sindaco Virginio Merola promette ora di svecchiare i vertici della macchina di Palazzo d’Accursio. E di premiare, nelle scelte, «il merito e le capacità». La riforma — che punta a una struttura amministrativa più snella e meno costosa — partirà dopo l’estate. «Rivedrò i dipendenti comunali a settembre, perché mi riprometto di proporre ai sindacati di organizzare una vera e propria conferenza di produzione», spiega il sindaco a Dedalus, la trasmissione di approfondimento di è-tv.

Lo aveva detto il giorno della presentazione della giunta: «I dipendenti comunali (sono circa 5mila, ndr) devono ritrovare la motivazione». Per questo, il sindaco si è tenuto la delega al personale. Ora, annunciando la riforma interna, ribadisce la necessità di «riorganizzare il lavoro della macchina comunale per motivare i lavoratori», anche nel senso di «premiare davvero il merito, le capacità, il lavoro di squadra».

UNO DEI primi capitoli della riforma prevede di «rivedere la dirigenza». E anche qui, commenta il sindaco, «penso sia necessario un ringiovanimento». Il blocco del turn over — obbligato per legge: ogni cinque pensionati, il Comune può rimpiazzarne solo uno — porta a una fisiologica riduzione dei dipendenti, con alleggerimento della macchina. Merola proverà anche a incidere sugli sprechi. La spesa per il personale pesa molto sul bilancio, quasi il 40%, «e possiamo fare meglio, premiando e valorizzando merito e capacità». Obiettivo: dimostrare ai cittadini «che non sprechiamo niente» delle loro tasse.

MEROLA affronta anche un tema già discusso in campagna elettorale: coppie sposate, coppie di fatto e matrimoni gay. Argomento spinoso. Da sindaco, conferma le posizioni: alle coppie sposate «va riconosciuto un grado di responsabilità diverso rispetto ad altre scelte di convivenza». Perché «se ci assumiamo impegni maggiori verso gli altri credo che sia necessario distinguere». Dunque, si potrebbe arrivare ad attribuire «più punti alle famiglie sposate» nelle graduatorie comunali. Per ora, precisa intanto un comunicato, tutto resta com’è. «Non chiedo di rivedere le attuali regole comunali o i punteggi», precisa Merola. Che, però, mette il tema sul piatto della discussione.

Quanto alle coppie omosessuali, il sindaco conferma di essere favorevole ai matrimoni gay. E disposto a considerare coppie sposate anche quelle dello stesso sesso, purché venga fatta una legge nazionale. «Ritengo importante — afferma — chiedere alle associazioni dei Comuni di convergere su queste richieste nei confronti del Parlamento». Il sindaco nega di volere mettere in discussione i Dico proposti dalla Regione, né di discriminare chi non si sposa nell’accesso alla graduatoria alla casa o ad altri servizi. «Ma è giusto o no — si chiede — prevedere qualcosa in più per chi si impegna in un legame maggiore?».

C’È POI IL TEMA delle nomine dei vertici delle società partecipate dal Comune. Si comincia a luglio, con Fiera e Aeroporto. Merola promette che non guarderà alle tessere: «Non andrò da nessun partito a scegliere». I criteri che seguirà, assicura, saranno quelli con cui ha formato la giunta: «Merito, capacità, ringiovanimento e donne».