Crevalcore (Bologna), 28 aprile 2012 - L’ISTANTANEA di un bambino nudo, forse una delle cose più innocenti al mondo, ma inserita in un fotomontaggio dove urina sopra al 25 aprile. E sotto a quella immagine di Facebook i soliti click sul «Mi piace» dati con un po’ di leggerezza.

Sembrerebbe ordinaria amministrazione, se fra quelle preferenze espresse non ci fosse anche quella di Agnese Valente, capogruppo del Pdl, a Crevalcore. Un «Mi piace» è bastato a scatenare il finimondo in consiglio comunale. Il sindaco, Claudio Broglia, ha preteso le scuse dalla consigliera. Scuse che però, a dire del primo cittadino, non sarebbero arrivate. E così la vicenda è arrivata in consiglio comunale.

«Poteva — spiega Broglia — anche in quella occasione fare un passo indietro. Ma dopo un dibattito di un’oretta non ha ritrattato; anzi ha sostenuto che avevamo male interpretato. Così si è arrivati ad approvare un ordine del giorno dove chiedevamo le sue dimissioni».

Valente si difende: «Io ho espresso un gradimento ad una fotografia magari goliardica, forse con un po’ di leggerezza, non dando peso ad alcun significato politico dell’immagine. Era una foto di un profilo privato della quale non sono responsabile, tanto meno delle dichiarazioni connesse a quell’immagine. L’unica cosa che mi si può attribuire è che ho espresso un ‘Mi piace’. C’è chi ha detto che ho condiviso quell’immagine e la frase, ma è assolutamente falso. Mi riservo di adire le vie legali nei confronti di chi mi attribuisce falsità».

Matteo Radogna