Bologna, 25 gennaio 2013 - I tifosi del Bologna l’hanno sempre desiderato. E lunedì il faccia a faccia tra Franco Carraro e Giuseppe Gazzoni Frascara sarà realtà. Alle 15, nell’aula Biagi del Resto del Carlino, i due contendenti discuteranno di tutto ciò che in passato li ha divisi.

Il forum sarà trasmesso in diretta sul nostro portale cittadino di Bologna. Per inviare domande da rivolgere ai due protagonisti dell'incontro, basta scrivere una mail a elezioni2013@ilcarlino.net

 

La vicenda è nota a tutti i tifosi bolognesi: nel 2005 il Bologna è appena retrocesso e gli viene negato il ripescaggio nel campionato di serie A, al posto della Reggina che si era iscritta presentando fideiussioni irregolari. Sin da subito l’allora presidente dei rossoblù Gazzoni Frascara aveva additato Carraro, presidente della Figc, come principale responsabile del pasticcio.


Lunedì i due contendenti si confronteranno davanti alla stampa e probabilmente saranno presenti anche i tifosi. I due si sono parlati a distanza in questi giorni, dopo che il nome di Carraro è apparso nella lista del Pdl per l’Emilia Romagna.

«Bella roba, bella roba... Ci vuole un bel coraggio e una bella arroganza» aveva dichiarato a caldo Giuseppe Gazzoni Frascara. «Fu lui che non ci ripescò in serie A. È un brutto ricordo: io non consiglio con questo di non votarlo - non voglio prendere altre querele, anche da lui - io dico quello che è capitato a me: fu lui a decidere il mancato ripescaggio del Bologna e quello fu uno schiaffo a tutta la città. Se i tifosi ricordano, decideranno loro».


«Il Bologna quella volta retrocesse sul campo — ha replicato lo stesso Carraro — ci fu uno spareggio e perse. Io ho la coscienza a posto, sono certo di essermi comportato rispettando i regolamenti». E poi ha promesso , se sarà eletto, «di venire in Emilia almeno una volta alla settimana». Lunedì potrebbe essere l’occasione per sanare una vecchia frattura tra due persone che si conoscono da tanti anni: «Gazzoni dice che abbiamo cominciato a sciare assieme quarant’anni fa, ma si sbaglia, in realtà sono cinquantacinque anni».


Il suo nome ha fatto indignare soprattutto quegli esclusi bolognesi che speravano di trovare uno spazio tra le candidature del partito di Berlusconi. Primo fra tutti l’onorevole Fabio Garagnani: «C’è dentro Carraro, alla faccia del rinnovamento».