Bologna, 1 marzo 2013 - Se qualcuno si aspettava che oggi, al suo primo appuntamento pubblico a Bologna dopo le elezioni, Vasco Errani si sbilanciasse maggiormente sulla sua permanenza alla guida della Regione fino alla scadenza naturale del 2015 è rimasto un po’ deluso. Con ogni probabilità andrà proprio così, perché difficilmente con il boom del Movimento 5 stelle il Pd rischierà le elezioni anticipate tra le torri di Kenzo e perché i margini attualmente a disposizione di Pierluigi Bersani (che prima del voto aveva accreditato pubblicamente l’ipotesi Errani) per la formazione di un nuovo Governo non sono così ampi. Oltretutto, si tratterà probabilmente, per forza di cose, di un governo di breve durata.

In ogni caso a chi oggi ha posto a Errani la domanda sul completamento del mandato (in particolare per quanto riguarda il suo impegno sul terremoto) alla conferenza stampa tenuta nella sede di Unipol il presidente dell’Emilia-Romagna ha risposto col suo ormai classico refrain pre-voto. “L’ho sempre detto, e lo ribadisco anche oggi: al di là di tutto ciò che si può scrivere, io sono qui e faccio questo lavoro”. Poi, il presidente non ha voluto tornare sull’argomento.
 

Un governo di forte cambiamento e discontinuità: è quanto serve al Paese secondo il presidente della regione Emilia-Romagna, che ha commentato l’esito delle elezioni politiche. “Le elezioni - ha spiegato il governatore a margine di un’iniziativa per le zone terremotate - hanno portato a un dato dove non è garantita la governabilità. Questo Paese non ha bisogno solo genericamente di governabilità, ma di un governo di forte cambiamento e discontinuità. Questa è la proposta che il Pd ha lanciato e vedremo nel confronto politico e parlamentare quale sarà l’esito di questa proposta”. 

Secondo Errani “bisogna dare un giudizio obiettivo e oggettivo del risultato elettorale. Non abbiamo vinto queste elezioni - ha sottolineato - siamo comunque arrivati primi ma questo non garantisce la soluzione di cambiamento. Le ragioni di questo saranno oggetto di una riflessione seria. Ma adesso c’è un primum: dare una risposta vera al paese e - ha concluso - su questo il Pd è e deve essere impegnato”. 

Nessun commento da parte del presidente della Regione Emilia Romagna sull’ipotesi di un Matteo Renzi alla guida del Pd, poiché ‘’Renzi ha risposto oggi in modo molto chiaro’’ su Twitter, ribadendo di voler rimanere a fare il sindaco di Firenze. Errani si è limitato ad osservare che ‘’nel dibattito ci sono molte cose, Renzi ha dato una risposta chiara e netta di cui noi tutti dobbiamo prendere atto’’.

Alla luce dell’ultima consultazione elettorale ‘’siamo di fronte a un dato nazionale come è evidente da tutti i punti di vista. Ho sempre detto anche in passato che in ogni elezione si contende il governo e su questo non c’è dubbio’’. Così il Governatore ha replicato a chi gli chiedeva, dopo l’exploit del Movimento 5 Stelle, se anche la sua regione sia contendibile. ‘’Credo che la nostra regione - ha aggiunto Errani - abbia le energie per continuare un processo di innovazione e cambiamento al passo con la sfida dei tempi. Questo - ha concluso riferendosi al Pd - è lo sforzo che stiamo facendo’’.