Bologna, 22 aprile 2013 - La cattiva notizia è che l’Imu sulla prima casa aumenterà dallo 0,4 allo 0,5 per cento. La buona è che sessantamila proprietari su 125mila probabilmente continueranno a pagare l’aliquota più bassa e che il Comune metterà più soldi nel welfare e nella costituzione di un fondo anticrisi.
Questo il frutto della estenuante trattativa tra l’amministrazione e i sindacati, il cui ultimo round, ieri, è iniziato alle 11 di mattina ed è finito alle 8 di sera. Motivo per cui, la sigla ufficiale dell’accordo arriverà solamente mercoledì pomeriggio, quando sarà conclusa la limatura del testo finale.

A Palazzo d’Accursio si dichiarano soddisfatti. I rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Usb mettono qualche paletto e distinguo in più, ma sostanzialmente concordano. Danilo Gruppi, segretario provinciale della Cgil, pone l’accento sui quattro punti principali di cui ieri si è discusso a lungo. «Come primo risultato — spiega — abbiamo riportato la spesa del Comune in tema di welfare allo stesso livello del 2011. Palazzo d’Accursio ci metterà un milione di suo, a cui si aggiungeranno i quattro milioni di euro che lo Stato stanzia per questo capitolo. In un momento di difficoltà per tante persone come questo, poter contare su una rete di welfare più robusta è senz’altro un bene».

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