Bologna, 30 aprile 2013 - “Io prima di fasciarmi la testa vedo se me la sono rotta”, inoltre “questa Giunta non si basa sulle dichiarazioni, ma sui provvedimenti, quindi sull’Imu aspettiamo atti formali da parte del Governo e del Parlamento”. L’assessore comunale ai Lavori Pubblici a Bologna, Riccardo Malagoli, stamane a margine della riunione di Giunta riassume la linea dell’amministrazione sul rebus Imu. Una tassa che ieri il premier Enrico Letta ha annunciato di voler sospendere e che, pero’, per il Comune di Bologna vale circa 17,4 milioni di euro. Cioe’ quanto, dopo i tagli effettuati nei vari assessorati, l’amministrazione contava di incassare per raggiungere il pareggio di bilancio e per evitare di tagliare i servizi.

Per Malagoli, quindi, prima di muovere qualsiasi pedina, prima di prendere decisioni o rivedere il bilancio, “bisogna vedere cosa c’e’ di concreto, anche perche’ Letta ha parlato di ”sospendere la prima rata dell’Imu, e non la seconda". E poi, aggiunge, “ricordo che ora al Governo c’e’ anche Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia e presidente dell’Anci. Lui sa bene cosa vuol dire l’Imu per un Comune”.
Attendista e’ anche il coordinatore di Giunta, Matteo Lepore: “Bisogna vedere come e’ fatto quel provvedimento- dice- e bisogna anche vedere se quei fondi ci vengono trasferiti in altro modo”.
Della questione “ne parleremo con l’assessore al Bilancio, Silvia Giannini”, che peraltro oggi non era in Giunta (e nemmeno il sindaco Virginio Merola). Intanto, dalla sua pagina Facebook, un altro assessore comunale, Luca Rizzo Nervo (Sanita’) chiarisce che tagliare l’Imu “senza compensare il mancato gettito vorrebbe dire mettere definitivamente i Comuni italiani al tappeto con una inevitabile ripercussione sui servizi erogati ai cittadini che dovrebbero essere tagliati”.

Chi non ha servizi, aggiunge, “e’ sereno, chi la politica la vive lontano dai cittadini a dai loro bisogni anche”, scrive Rizzo Nervo rivolto al Pdl e alle “minacce” di Silvio Berlusconi, che ha messo l’abolizione dell’Imu come ‘conditio sine qua non’ per concedere il voto di fiducia al Governo Letta. “Chi i servizi ne ha, e molti, come Bologna, chi sa che mai come oggi si debba fare fronte ad un terremoto sociale in atto e ancor piu’ in divenire, vive una seria preoccupazione”, incalza l’assessore. “Credo che su questa partita, da subito, Letta debba dimostrare senso del reale e schiena diritta, pur immaginando una modulazione dell’Imu diversa e agganciata ai differenti redditi”. Il premier, insomma, “deve dimostrare di non essersi consegnato prigioniero a Berlusconi e al suo pericoloso populismo”.

Certo è che le parole di Letta hanno spiazzato, come conferma il capogruppo Pd a Palazzo D’Accursio, Francesco Critelli. “Non ci aspettavamo un annuncio cosi’ con questi tempi e modalita’” e ora “si dovra’ approfondire e capire bene gli intendimenti del Governo”, sperando che a Roma si archivi la tendenza a “assumere decisioni che poi finisdono per penalizzare enti loicali vrituosi come Bologna”. Chiaro che, ammette Critelli a Radio Tau, “tutto cio’ che puo’ alleggerire la situazione delle famiglie e’ positivo, ma stiamo parlando di risorse ingenti per lo Stato e gli Enti locali e si deve capire dove trovare le risorse”. In questo senso la nomina di Graziano Delrio a ministro da’ “rassicurazioni e garanzie”. Resta il fatto che il tema di rimettere mano al bilancio c’e’ tutto e per di piu’ “in tempi strettissimi”, aggiunge Critelli.

(Dire)