Bologna, 2 dicembre 2013 - Se l’indagine della Procura di Bologna sulle spese dei gruppi rivelerà spese “non consone ad uno stile di rigore e sobrietà”, lo stile che deve obbligatoriamente caratterizzare gli eletti Pd, il partito “applicherà le disposizioni previste dal codice etico”. E’ questo il dispositivo del documento messo a punto dal Pd dell’Emilia-Romagna e proposto alla discussione questa sera in direzione (foto) dal segretario regionale Stefano Bonaccini (video). Il testo sottolinea le “responsabilità dei singoli”, ribadendo invece “fiducia e sostegno” alla maggioranza di Vasco Errani.

Il documento parla in altri termini della necessità di una “attenta valutazione politica, che sappia distinguere il ruolo e le responsabilità dei singoli consiglieri dal valore irrinunciabile delle istituzioni democratiche”. La “preoccupazione, lo sconcerto e la richiesta di chiarezza di tanti nostri militanti sono un sentimento condiviso a tutti i livelli del Pd”, si legge ancora nel testo proposto da Bonaccini. C’è anche un accenno di autocritica: la Regione Emilia-Romagna è stata la prima a tagliare i costi della politica ma “si poteva e si doveva realizzare questa riforma con maggiore tempestività”. Il Pd chiede inoltre “tempi rapidi” per la conclusione dell’indagine.

“Siamo i primi a chiedere di fare chiarezza sia sotto l’aspetto dei possibili risvolti giudiziari sia per ciò che attiene l’etica dei comportamenti degli eletti nelle istituzioni”. Alla direzione sono arrivati tanti parlamentari, l’ex ministro Josefa Idem, i consiglieri regionali Pd guidati dalla nuova numero uno del gruppo Anna Pariani e dalla presidente dell’assemblea Palma Costi. Presente praticamente al completo anche la giunta Errani.

Fonte Dire