Casalecchio di Reno (Bologna), 11 aprile 2014 - Sono passate le nove quando entra il comico con una bandiera dell’Europa a mo’ di vestaglia addosso. Ed esplode l’applauso dell’Unipol Arena, con i suoi 4mila paganti. "E’ cominciato tutto qui – arringa la folla emiliana – , ma non fate troppo rumore. C’è chi pensa, l’ho letto oggi sui giornali bolognesi, che questo sia un flop. Cerchiamo di non dirlo in giro, perché sento delle vibrazioni". Il primo pensiero di Beppe Grillo (foto) a Bologna quindi va dritto a Giovanni Favia, suo ex pupillo e poi espulso dal Movimento. Ora è il primo dei critici. Proprio lui alla vigilia dello spettacolo di ieri sera intitolato ‘Te la do io l’Europa’ aveva defini quei 4mila posti "un flop" dato che l’Unipol Arena ne può contenere più del doppio.

"Vi toccherò e saprò così chi è del Pd", avverte Grillo. Perché qui a Bologna è la sinistra che comanda, anche se lui è di un altro avviso: "I bolognesi... hanno fatto finta per anni di essere di sinistra". Lo ripete due volte "è cominciato tutto qua", ma i tempi del primo V-day sono lontani. E ora il Movimento è in Parlamento. "Io sono cambiato, voi siete cambiati – si rivolge al pubblico –. Ora non posso più fare una battuta perché sennò prendo una denuncia per diffamazione".

I momenti in cui si scalda di più la platea è quando Grillo attacca la "stampa violenta: questi giornalisti sembra usciti da The Walking dead – dice riferendosi alla nota serie televisiva sugli zombie – non vedono l’ora di strapparti una dichiarazione".

Dalla folla urla e fischi, un uomo vestito tutto punto dice sereno a voce alta "Se ne becco uno l’ammazzo". E si va avanti così, in uno spettacolo che viaggia tra malpancismi e sapide battute politiche sull’"ebetino" (un’indicazione dai toni sempre poco gradevoli che forse porta al premier). "Perché questo è il primo comizio a pagamento – scherza il genovese che è tornato sul palco dopo quattro anni d’assenza –. In questi anni mi sono dedicato alla politica e non ci ho guadagnato un soldo".

E i politici? Nessuno è salvo, neanche lo "psiconano" (Berlusconi): "Mezza giornata di volontariato per una evasione da 300 milioni è un affare!". Risate tante, ma anche molti sfoghi. Come quello sugli spalti che a metà spettacolo urla: "Brucia quella bandiera! Bruciala!".

E cos’è il Movimento 5 stelle per Grillo? Per rendere l’idea il comico sceglie l’immagine più commestibile per il nostro pubblico: "Votare il Movimento è come l’idea vecchia del Pci, dove non votavi uno, ma votavi la festa dell’Unità, votavi l’idea". E quindi via la destra, ma soprattutto via la sinistra, "in questa città meravigliosa". Perché Beppe Grillo è venuto a Bologna per promettere una cosa ai suoi seguaci e ascoltatori: "Noi il 26 maggio vinceremo le elezioni!". Ore 23,30 finisce il comizio. Pardon, lo spettacolo.

Saverio Migliari