Bologna, 26 maggio 2014 - “La gente ha ancora buonsenso” ma anche “la mia vita politica è finita, ma sono venuto qui a rendere omaggio ai ragazzi”. Così Romano Prodi (video), appena sceso dal palco di Bologna del Pd (foto), risponde a chi gli chiede se rifarà la tessera del partito. Un invito, questo, che gli è stato lanciato dal consigliere comunale Benedetto Zacchiroli, subito prima di salire. “Ecco Romano Prodi, che speriamo torni ad essere la tessera numero uno”.

Di fronte alla piazza e a tutti gli esponenti e gli eletti locali del Pd, Prodi dice appunto: “La gente ha ancora buonsenso, recuperiamo in senso di soddisfazione nazionale”. E ancora: “Il Paese non deve ignorare il populismo ma affrontarlo e coagulare la ripresa, la lotta alla disoccupazione”. Ora “bisogna andare avanti con fiducia nel futuro e lavorare con un’azione concordata”, anche perché “le vittorie, come le sconfitte, sono sempre provvisorie e diventano definitivo se sappiamo agire”. Il Pd “ha fatto una campagna elettorale all’antica, persona per persona e sui problemi, senza urlare” Ora, quindi, dice ancora Prodi, “festeggiamo i vincitori. Sono sei (gli europarlamentari Pd eletti nel nord-est, ndr), pensavamo che il massimo dei massimi fosse cinque. Non potrà andare sempre bene così ma oggi è andata bene”.

“Oggi abbiamo un motivo per essere felici e sono i voti del Partito democratico, un risultato storico, numeri da capogiro”. A dirlo e’ il segretario del Partito Democratico a Bologna, Raffaele Donini. Dal piccolo palco allestito in tutta fretta in piazza Maggiore, il segretario, accompagnato dal sindaco Virginio Merola, dal consigliere comunale Zacchiroli, dagli eletti al Parlamento europeo Elly Schlein e Paolo De Castro dice che il Pd ha preso il 55% nel territorio provinciale “non era mai successo dal dopoguerra”, e anche in città è arrivato al 54,3%.

E il risultato è positivo anche nei Comuni, dato che “abbiamo vinto in tutti quelli della provincia e in quelli con più di 15.000 abitanti, dove governavamo, abbiamo vinto senza ballottaggio”.  Poi tocca al sindaco Merola: “Siamo il primo partito in ogni regione d’Italia, ha vinto la maturità degli italiani che hanno voluto la stabilità che hanno dimostrato voglia di riforme e respinto il partito dell’odio e degli insulti”. E il segretario nazionale del partito e premier Matteo Renzi, lo loda il primo cittadino, “ha saputo conquistare senza logiche di veti e logiche al ribasso il voto degli italiani” Poi un messaggio a Grillo: “Non sprechi i milioni di voti che sono gli sono rimasti”. Immancabile, alla fine, il brindisi, tra lo sventolare delle bandiere e la canzone del Coldplay “Fix you”. Sul palco, De Castro, Schlein, Prodi, Donini, Merola e Zacchiroli e tanti altri alzano i calici.

 

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