Bologna, 25 aprile 2017 - Laura Boldrini attacca Facebook e Mark Zuckerberg. L’arringa arriva dal palco della Liberazione, nel 25 aprile bolognese davanti al Sacrario dei caduti. «Ci sono 2.700 pagine Facebook legate all’estremismo di destra, 300 di queste fanno apologia del fascismo. Ho scritto a Mark Zuckerberg per chiederne la rimozione, mi hanno risposto che il social network segue ‘regole e politiche di carattere e internazionale’. Ma riguarda anche loro il fascismo, quale fatto locale: i giovani americani sono morti sulle nostre coste per liberarci. Zuckerberg cancelli tutto, è la mia richiesta». L’affondo della Boldrini continua. «I negozi che vendono gadget fascisti e i saluti romani sono una vergogna». Poi l’appello ai giovani. «So che per 15enne è difficile capire, ma io dico: istruitevi, agitatevi, organizzatevi. Viva la Liberazione».
Il sindaco Virginio Merola ha subito salutato la brigata ebraica, presente con una bandiera davanti al palco, e poi ha celebrato la «riconoscenza» per tutti i colori hanno dato la «vita per la libertà». Il discorso del sindaco ha avuto al centro l’Europa. «È la nostra patria comune, dobbiamo essere orgogliosi di essere italiani ed europei. Il nostro destino è la nostra destinatazione e si chiama Europa». Poi l’affondo sullo ius soli: «Dobbiamo dare la cittadinanza a tutti i giovani nati qui, non devono subire l’umiliazione di dover chiedere la cittadinanza», scatenando l’applauso della Boldrini. Che ha ringraziato il sindaco. «Siete fortunati ad avere un sindaco così».
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