Congresso Pd, Matteo Renzi è serenissimo. La provincia di Bologna ormai è sua

Un migliaio di voti in più del Guardasigilli Andrea Orlando. Testa a testa in città

L’ex premier Matteo Renzi in visita in un circolo Pd

L’ex premier Matteo Renzi in visita in un circolo Pd

Bologna, 2 aprile 2017 - E' l'ultimo giorno dei congressi di circolo e Matteo Renzi è pronto a prendersi la federazione di Bologna. Il segretario uscente ha un vantaggio ormai incolmabile, a meno di plebisciti nella ventina di sezioni che oggi chiuderanno la consultazione tra gli iscritti dem: quasi mille voti in più del Guardasigilli Andrea Orlando e in termini percentuali Renzi resta a cavallo del 60%.

Un successo costruito soprattutto in provincia, dove i renziani hanno sbaragliato gli avversari vincendo anche in roccaforti rosse come Marzabotto e San Lazzaro, mentre sotto le Due Torri sarà testa a testa all’ultimo voto (oggi si esprimeranno circoli pesanti come il Trentin-Gandhi al Navile, circa 400 iscritti, il Pratello e Casalecchio). Il risultato è comunque significativo e destinato a rimettere in gioco gli equilibri del partitone in vista del congresso locale del prossimo autunno, soprattutto alla luce del fatto che la stragrande maggioranza dei dirigenti bolognesi si era schierato con Orlando, mentre gli iscritti hanno indicato una direzione diversa.

Ieri la ditta ha difeso con successo fortini storici come il circolo Andrea Costa (dove hanno la tessera il sindaco Virginio Merola e il parlamentare Andrea De Maria e Orlando si è imposto per 121 a 55) e il Gramsci (‘casa’ del segretario Francesco Critelli) per 33 a 28. Bene gli Orlandiani anche a Santa Viola (32-20) e al Berlinguer-Moro (52-19), mentre al Savena l’ex premier ha fatto il pieno, togliendosi la soddisfazione di vincere anche il congressino a casa dell’assessore Matteo Lepore che qualche settimana fa lo aveva pesantemente criticato tanto da parlare di un Pd a volte indistinguibile da destra e M5s. Oltre le mura, poi, non c’è partita: Renzi ha vinto a Monzuno (12-11), Galliera (28-25), Marzabotto (43-12), Castello d’Argile (41-9), Porretta (49-4), Sant’Agata (11-8), senza contare gli squilli di Sasso Marconi (141-40, unico risultato a tre cifre) e appunto San Lazzaro dove Orlando è finito sotto alla Ponticella e allo Strazzari. La tendenza bolognese, insomma, rispecchia quella regionale.

In Emilia-Romagna l’ex premier continua a fare gara di testa veleggiando oltre il 60% e si è aggiudicato anche il simbolico circolo ravennate ‘D’Attorre’ dove fino a qualche settimana fa era iscritto Vasco Errani e che nel 2013 aveva premiato Gianni Cuperlo. Intanto il numero regionale dei dem Paolo Calvano ha replicato alle critiche di Massimo D’Alema: "Gli esponenti di Mdp commentano quasi tutti i giorni l’andamento del congresso del Pd, invece di sprecare queste energie, magari prima potrebbero organizzare il loro di congresso. Sarà certamente una grande occasione di democrazia interna".

 

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