RIVALI, NON NEMICI I candidati al ballottaggio, il civico Mazzanti e il dem Pierini, si stringono la mano Questa sera si scoprirà chi di loro sarà il prossimo sindaco di Budrio
Budrio, 25 giugno 2017 -Cene, comizi, incontri con i residenti di alcuni quartieri strategici, viaggi nelle frazioni a caccia di voti e, infine, banchetti in piazza e aperitivi in piscina. I candidati al ballottaggio di oggi – urne aperte dalle 7 alle 23 – a Budrio, Giulio Pierini (Pd) e Maurizio Mazzanti (civico), non si sono fatti mancare niente e le hanno provate tutte per accaparrarsi preferenze. Gli elettori che non hanno partecipato alle varie iniziative, sono stati raggiunti a casa con il porta a porta del voto, oppure al telefono e addirittura via cellulare. «Vota per noi, non te ne pentirai», il ritornello che si sono sentiti ripetere i budriesi. Da anni non si vedeva una sfida così combattuta. Un testa a testa che si giocherà probabilmente su una manciata di voti. Per questo i 370 cittadini che sono andati a ritirare la scheda elettorale tra il primo turno e il secondo, rischiano di fare la differenza.
Nel 2012 Antonio Giacon perse al ballottaggio con Giulio Pierini con un distacco di appena 257 voti. L’altra volta a fare differenza furono i voti di Maddalena di Cazzano, che in queste elezioni, al primo turno, non ha dato per il Pd risultati in linea con quelli del 2012. Sembra che i voti per Pierini arriveranno da altre parti del territorio, in particolare la frazione Prunaro dove il semaforo pedonale sulla strada maledetta (la San Vitale) gli ha assicurato non pochi consensi. Dove l’amministrazione ha lavorato bene, il candidato dem ha fatto incetta di voti. Di questo Pierini dovrà tenerne conto. Mazzanti invece sembra meno capillare dell’altro sfidante e con la sua lista Noi per Budrio ha ottenuto preferenze nei seggi centrali del paese. La ‘campagna’, intesa come settore agricolo, in queste elezioni sembra spaccata: il voto dei coltivatori potrebbe dare la vittoria a uno dei due contendenti, ma intervistando gli agricoltori ognuno la pensa in modo diverso. Il fatto che sia Mazzanti che Pierini abbiano messo in lista esponenti del mondo agricolo è un segnale di quanto sia importante questo settore. Molti coltivatori sono di centrodestra e anche questo peserà non poco sul risultato. Di sicuro il confronto è fra due idee di Budrio completamente diverse: da una parte Pierini con il porta a porta dei rifiuti (differenziata all’82 per cento) che ha portato disagi inziali agli abitanti; dall’altra, Mazzanti che annuncia di voler cambiare il sistema di raccolta nel caso vincesse.
La mappa dei seggi e gli orari
Ma non ci sono soltanto i rifiuti: se vincesse Mazzanti la macchina comunale subirebbe una riorganizzazione profonda a livello dirigenziale. Pierini, però, non ha nascosto di aver capito da dove ricominciare nel caso fosse confermato. Sembra deciso a imprimere una svolta alla sua stessa amministrazione. Mazzanti, invece, si propone come candidato di una lista civica che attinge dall’esperienza del Movimento Cinque Stelle, ma smussandone le criticità. In queste ultime settimane, senza fare alcun accordo, i due candidati hanno strizzato l’occhio agli elettori del centrodestra. Si tratta di un 14 per cento di preferenze che assorbite da uno o dall’altro potrebbero essere decisive. Di certo, oggi, intorno a mezzanotte, Budrio avrà un nuovo sindaco e questa chiamata alle urne sarà ricordata per essere stata quella più seguita fuori dai confini di Budrio e, paradossalmente, la meno interessante per i votanti del paese (59,33 per cento l’affluenza al primo turno).
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