Bologna, Grasso: "Anche per Prodi il Pd non è più un punto di riferimento"

Il candidato premier di Liberi e Uguali: “Gentiloni ha posto tre fiducie a una legge elettorale truffa“

Pietro Grasso, candidato premier di Liberi e Uguali

Pietro Grasso, candidato premier di Liberi e Uguali

Bologna, 19 febbraio 2018 - Pietro Grasso, leader di Liberi Uguali, ha cominciato la sua giornata nel Bolognese dal centralissimo cinema Odeon di via Mascarella, prima di raggiungere i lavoratori di Lamborghini a San Giovanni in Persiceto. Inevitabili i riferimenti a quello che accade dentro al Pd. “Persino Romano Prodi non vede più nel Pd un punto di riferimento per il centrosinistra. Ha fatto un endorsement per Santagata (la lista Insieme, ndr)“ ha detto Grasso. Secondo il numero uno di LeU, anche per Prodi è venuto “il momento di riconoscere se stessi, i propri valori e i propri principi, che sono stati abbandonati dal Pd“.

Anche se, ne è consapevole Grasso, “Prodi non può disconoscere quello che è suo figlio. Noi invece interpretiamo i valori fondanti che lo stesso Prodi aveva portato avanti, i valori della sinistra, della lotta alla disuguaglianza sociale, dell’istruzione, della sanità e della dignità del lavoro che per noi sono fondanti. Noi pensiamo di riprendere tutti quelli che sono delusi dall’abbandono del Pd di questi valori“, afferma Grasso. Poi l’affondo su Paolo Gentiloni, proprio da Prodi indicato come leader ideale per un centrosinistra di governo. “Non dimentichiamo che Gentiloni è quello che ha posto tre fiducie alla Camera e cinque al Senato per approvare una legge elettorale truffa, perché come abbiamo visto si dà un voto a una lista e si eleggono altri di un altra lista».

Grasso si è anche soffermato sugli scontri tra polizia e collettivi che hanno fatto da contorno alla manifestazione elettorale di Forza Nuova in piazza Galvani. “Noi condanniamo la violenza, da qualsiasi parte avvenga“ Il candidato premier di Leu dice di condividere “la posizione della presidente Boldrini, che condanna tutte quelle manifestazioni che possono essere valutate come ricostituzione del partito fascista” e fa un “invito a sciogliere eventuali formazioni di questo tipo”.

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