Bologna, congresso Pd. Orlando favorito, da domani i circoli al voto

Ma i renziani sognano ancora il colpaccio. Ecco chi sta con chi

Da sinistra Andrea Orlando, Matteo Renzi, Michele Emiliano (Ansa)

Da sinistra Andrea Orlando, Matteo Renzi, Michele Emiliano (Ansa)

Bologna, 22 marzo 2017 – L’antipasto è stato ieri, al circolo di Castel Maggiore. Ma è da domani che il congresso Pd entra nel vivo. Quaranta giorni di passione decisivi per il futuro del partito. I circoli Centro Storico e Tubertini saranno i primi di Bologna città a esprimersi domani sui tre candidati alla segreteria nazionale: Matteo Renzi, Andrea Orlando e Michele Emiliano.

Nel weekend si voterà in sezioni come la storica Bolognina, alla Noce-Pescarola, alla Barca, al Pilastro e a Casalecchio. Il 30 marzo tocca al circolo Galvani, dove un tempo era iscritto Romano Prodi e in questi giorni si sta consumando lo scontro sui 30 nuovi iscritti comunicati fuori tempo massimo. Il giorno dopo toccherà al circolo Andrea Costa, quello del sindaco Virginio Merola e di Andrea De Maria, mentre l’1 aprile è il turno del Gramsci, dove è iscritto il segretario Francesco Critelli, e dello storico Arci Benassi. Il Passepartout, punto di riferimento di via Galleria, andrà al voto il 2, chiudendo solo la prima fase del congresso.

È in aprile, infatti, che ci si giocherà la partita vera, quella in cui saranno gli elettori a eleggere il nuovo segretario nazionale ai gazebo delle primarie, il 30. Naturalmente, anche il risultato locale avrà una rilevanza fondamentale per ridisegnare gli equilibri politici che sotto le Torri, almeno alla vigilia, vedono le truppe di Orlando favorite per la vittoria finale.

I dirigenti schierati con la Ditta, la pancia del partito pericolosamente ancora da decifrare: il Pd che arriva alla sfida del congresso è un partito dal futuro ricco di incognite. Il nome di Andrea Orlando ha ricompattato il grosso del ponte di comando dei dem, ma la sala di via Rivani strapiena di gente al primo incontro della mozione renziana, qualche giorno, fa è un segnale che i giochi potrebbero non essere già fatti.

Con il ministro della Giustizia si sono schierati il segretario della federazione Francesco Critelli, gran parte della sua squadra, il sindaco Virginio Merola e il parlamentare Andrea De Maria, che proprio con il primo cittadino, però, sta lanciando segnali di fumo piuttosto evidenti alla nuova area progressista che fa riferimento a Giuliano Pisapia.

Orlando ha rappresentato un’ancora di salvataggio fondamentale per tutta quell’area che, pur sostenendolo lealmente, di certo non ha mai amato Matteo Renzi, perché ancora molto legata alla tradizione post-comunista dei Ds. E che sotto le Torri rappresenta ancora la maggioranza tra amministratori ed eletti. Come in consiglio comunale, dove Orlando doppia Renzi, a partire dal capogruppo Claudio Mazzanti, uno dei pochi ad aver pubblicamente dichiarato di sostenere il ‘no’ al referendum che è costato Palazzo Chigi all’ex premier. Con lui anche l’ormai ex bersaniano Raffaele Persiano, le orlandiane convinte Federica Mazzoni e Simona Lembi, la presidente del consiglio comunale Luisa Guidone, la capolista alle ultime elezioni Giulia Di Girolamo, l’ex assessore Andrea Colombo e il giovane turco Vinicio Zanetti.

Attorno a Renzi, invece, e dietro al coordinamento del suo braccio destro Benedetto Zacchiroli si sono compattate le tre anime legate all’ex premier: quella dei fedelissimi del consigliere comunale Marco Lombardo, il gruppo di ‘PerDavvero’ del consigliere regionale Giuseppe Paruolo e di quelli comunali Piergiorgio Licciardello e Raffaella Santi Casali, e l’area legata a Luigi Tosiani e al parlamentare Gianluca Benamati. New entry, l’assessore regionale ai Trasporti Raffaele Donini e quello comunale al Welfare, Luca Rizzo Nervo, che nelle ultime primarie aveva scelto Civati. Con Rizzo Nervo salgono a due i renziani in giunta (c’è anche Virginia Gieri, vicina a Paruolo), mentre con Orlando restano Matteo Lepore, Irene Priolo e Marilena Pillati.

Infine, a sostenere la mozione di Michele Emiliano saranno l’ex consigliere comunale Emilio Lonardo e Mimmo Grasso.

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