Parcheggi e traffico, il piano dell’assessore Priolo

Posti triplicati alla Staveco entro il 2018, rivoluzione in piazza Roosevelt

L’assessore alla mobilità Irene Priolo

L’assessore alla mobilità Irene Priolo

Bologna, 31 dicembre 2016 - Irene Priolo, assessore alla Mobilità, siamo a oltre 120 giorni di attività. Il suo bilancio?

«Ho trovato una città pronta a collaborare. Inizio faticoso, ma ho centrato alcuni obiettivi che mi ero posta. Primo tra tutti il percorso del Passante: tempi sfidati, ma rispettati».

Poi il doppio incarico. Il suo futuro è Bologna?

«Ho molte energie, spero di trasmetterle alla città. Il mio presente è Bologna, oltre a Calderara».

Nuovo piano del traffico. Quali saranno le novità?

«Usciamo da una stagione di provvedimenti estemporanei ed entriamo in quella della pianificazione. Può sembrare poco, ma è tantissimo. Un altro obiettivo centrato è quello dell’Ufficio unico metropolitano. Fuori dal centro, le città dovranno farsi promotrici di sviluppo e mobilità di persone».

Tema parcheggi, ci sono idee di nuove aree?

«Il 2017 sarà l’anno nel quale ci concentreremo per dare luce finalmente all’ampliamento del parcheggio Staveco, che dovrà triplicare la sua capacità. Se saremo capaci di fare un buon lavoro con l’Agenzia del demanio, che si sta dimostrando molto collaborativa, puntiamo all’estate del 2018 per l’apertura. Per il resto lavoreremo sulla nuova gara sosta per inserire nel piano il parcheggio di piazza della Pace, oggi luogo di degrado, esattamente come il parcheggio dell’Ospedale Maggiore, ma lavoreremo per rendere più tecnologica tutta la gestione inserendo aree come piazza Roosevelt».

In piazza Roosevelt un’area parcheggio con automazione simile a quella prevista al Maggiore?

«Sì, l’intenzione è quella».

Carico e scarico, cosa cambierà? Confermato l’utilizzo delle navette dal Caab?

«L’attuale situazione non è sopportabile. Abbiamo già fissato il prossimo incontro ai primi di gennaio e il primo punto sarà una nuova organizzazione degli orari. Caab e Interporto fanno parte della cabina di regia, con loro condivideremo le scelte».

Semafori. Tema viali e via Irnerio.

«Alcune strade come via Saffi saranno oggetto di intervento».

Preferenziali, come verranno revisionate, quando si parte? Sarà eliminata in via Saragozza?

«Ci saranno alcuni cambiamenti previsti nei primi mesi contestualmente all’avvio del bando del Car Sharing. Obiettivo generale è la fluidificazione del traffico. Alcune preferenziali verranno tolte ed altre percorse secondo una logica sostenibile».

Quali verranno tolte?

«Una è quella di via Vittorio Veneto. Su via Sant’Isaia, invece, prevederemo l’accesso per i residenti di via Frassinago».

Piazze pedonali. Per lei sono utili? Vorrebbe tornare indietro?

«Non si deve tornare indietro, ma se possibile migliorare alcune scelte fatte. Penso solo quello che ho detto in principio: in assenza di un piano complessivo alcune scelte rischiano di sembrare illogiche».

Traffico nei T-Days. Rimarranno così? Cambierà qualcosa?

«Dobbiamo fare i conti anche con la sicurezza della città, pertanto sarà quanto mai opportuno prendere a mano le regole del T-Days una volta per tutte».

In concreto?

«Sono per valutare tutto, lavorando assieme alle associazioni e ai cittadini. Il risultato sarà nel nuovo piano della pedonalità, contenuto nel piano del traffico».

Passante, quando verrà pubblicata la Valutazione d’impatto ambientale? Tempi rispettati?

«La pubblichiamo ai primi di gennaio. Uno slittamento di pochi giorni concordato con ministero e Autostrade per superare le festività natalizie e consentire ai cittadini interessati di prenderne visione. Siamo perfettamente nei tempi, ora molto dipenderà dal lavoro di squadra di tutti gli enti interessati».

Fronda dentro al Pd.

«Un episodio che il sindaco ha affrontato e mi attengo a quanto da lui detto».

Comunicazione sul Passante, si potevate fare di più?

«Per carità si può sempre fare di più. Ma per un’opera così grossa e importante lei ha mai visto in Italia tante e tali occasioni di confronto come quelle avute a Bologna? La risposta è no, spero che potremo fare scuola. Anche per i risultati portati a casa, 60 milioni di opere aggiuntive rispetto al progetto preliminare»

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