Renzi a Bologna visita la caserma dell'attentato. "Reagiremo con forza". Il video

Il premier e segretario Pd dopo essere stato sul palco dell’Estragon per un'iniziativa per il Sì ha poi visitato la caserma colpita da una bomba

Renzi e Merola alla caserma di via San Savino (Fotoschicchi)

Renzi e Merola alla caserma di via San Savino (Fotoschicchi)

Bologna, 27 novembre 2016 -  "Era doveroso da parte del Governo essere qui, oggi. Chi attacca una caserma dei carabinieri attacca lo Stato e le istituzioni. Reagiremo con estrema forza a questa aggressione". Sono state queste le parole del premier Matteo Renzi in visita alla caserma dei carabinieri di via San Savino a Corticella, che questa notte è stata colpita da un attentato. "Questo è il momento della solidarietà, della vicinanza e dell'affettuosa partecipazione. Tutte le analisi competono agli inquirenti, a chi farà le indagini: certo è però che prenderemo i colpevoli e li assicureremo alla giustizia, perché siamo un Paese serio".

La visita del presidente del Consiglio, in città per un incontro all'Estragon sul referendum, è durata una decina di minuti; con lui anche il governatore dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e il sindaco Virginio Merola.  Ad attendere Renzi davanti alla caserma colpita dall'ordigno c'erano anche il comandante della legione carabinieri Emilia-Romgana, Adolfo Fischione, il questore Ignazio Coccia e il prefetto Ennio Mario Sodano.

Al termine della visita, il premier ha desiderato "esprimere al comandante della caserma, ai due carabinieri che sono intervenuti in modo tempestivo, ma più in generale a tutti gli uomini dell'Arma e al Prefetto e al Questore, il senso della nostra vicinanza e gratitudine per la reazione che hanno avuto. E do loro l'abbraccio più solidale, che non è l'abbraccio del Governo, ma di tutti gli italiani, perché l'Arma è nel cuore degli italiani. Questo attacco è da respingere con grande determinazione", e si è poi congedato salutando i cittadini che lo attendevano davanti alla caserma. (VIDEO)

Prima dell'arrivo del suo arrivo, inoltre, una ventina di persone aveva espresso la propria solidarietà all'Arma con alcuni cartelloni con scritte tra cui "Corticella non ha paura" e applausi rivolti ai militari. 

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