Poste, meno uffici e portalettere a giorni alterni: la Cisl insorge

Previste chiusure e razionalizzazioni del servizio in tutta la Regione. Il sindacato contro il piano aziendale: “Irricevile, ci mobilitiamo”

Ufficio postale

Ufficio postale

Bologna, 29 gennaio 2015 - Chiusura di 53 uffici postali, ‘razionalizzazione’ per altri 34 e postini un giorno sì e uno no: sono gli effetti in Emilia-Romagna del piano industriale annunciato da Poste e subito bollato come “irricevibile” dalla Cisl, perché “indirizzato solo a fare finanza mentre abbandona il territorio, specie le parti economicamente più deboli”. Anche in Emilia-Romagna, con le chiusure annunciate, si delinea il “chiaro indirizzo a concentrare la presenza di Poste solo nelle zone più ricche” e questo, “non solo rischia di minare ulteriormente la coesione sociale, ma anche di azzerare le grandi opportunità che la rete, fisica e infrastrutturale, potrebbe offrire ai cittadini e all’intera economia regionale”.

A dirlo è Valerio Grillini, segretario regionale dei postelegrafonici (Slp) della Cisl, annunciando anche l’avvio di un percorso di informazione e mobilitazione con una assemblee sui luoghi di lavoro. Inoltre, insieme alle categorie dei postelegrafonici della Cgil (Slc Cgil) e della Uil (Uil Poste), l’Slp “aprirà formalmente un conflitto di lavoro contro l’azienda per la difesa dell’occupazione e dei servizi postali della regione”. La Cisl, peraltro, si è già mossa qualche giorno fa. Infatti, dopo che sono stati resi noti i primi numeri che parlavano di 600 ‘razionalizzazioni’ di uffici postali e 450 chiusure in tutt’Italia, ha lanciato l’allarme con una lettera ai presidenti dell’Anci e dell’Uncem, nazionali e regionali, e a tutti i sindaci dei Comuni interessati dalle chiusure.

Le 53 chiusure previste in regione sono 11 nella provincia di Bologna e altrettanto a Parma, otto a Piacenza, sette a Ferrara, quattro a Modena, quattro a Forlì, quattro a Ravenna, tre a Reggio Emilia e una a Rimini. Delle 34 ‘razionalizzazioni’ previste in Emilia-Romagna 10 a sono Modena, sei a Reggio Emilia, cinque a Bologna, tre a Ferrara, tre a Rimini, tre a Parma, due a Ravenna e una per ciascun territorio di Piacenza e Forli’-Cesena.