Premio Pio La Torre al Comune per ‘Fai la cosa giusta’

Lotta alle mafie, la premiazione in Campidoglio

La premiazione in Campidoglio (Foto Imagoeconomica)

La premiazione in Campidoglio (Foto Imagoeconomica)

Bologna, 2 ottobre 2014 - Premiare le esperienze concrete e significative avviate in questi anni dalle amministrazioni locali in tema di pace, legalità e lotta alle mafie. A vincere la prima edizione del Premio Pio La Torre sono stati i comuni di Bologna e di San Giuliano Milanese. La premiazione si è tenuta questa mattina in Campidoglio alla presenza del ministro alla Pubblica Amministrazione Marianna Madia, del sindaco di Roma Ignazio Marino e del presidente dell'Autorità anticorruzione Raffaele Cantone.

Il premio, promosso da Avviso Pubblico e Libera, è stato istituito per mantenere vivo il ricordo di Pio La Torre, sindacalista e parlamentare, ucciso a Palermo il 30 aprile 1982, insieme al suo collaboratore Rosario Di Salvo, nonché il suo impegno sui temi della lotta alla mafia, per la pace, la democrazia e la legalità. Il comune di Bologna ha attuato un progetto di educazione alla legalità e prevenzione della devianza giovanile 'Fai la cosa giusta' il cui obiettivo era di diffondere tra i giovani la cultura della cittadinanza responsabile e della legalità nonché la conoscenza del fenomeno mafioso. Il comune di San Giuliano Milanese, invece, per rispondere all'emergenza abitativa, ha utilizzato come alloggi tre appartamenti confiscati ad organizzazioni mafiose.

Gli immobili confiscati, dopo una ristrutturazione, sono stati assegnati a famiglie coinvolte in percorsi di recupero. "Sono emozionato - ha esordito Franco La Torre, figlio di Pio -. Il compito è delle nuove generazioni: dovete avere successo dove noi abbiamo fallito contro la lotta al sistema potere. Non dobbiamo mollare e questo premio ci serve a guardare avanti".

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