Cibo e salute, i progetti dei riceratori bolognesi arrivano nella Silicon Valley

Tre idee imprenditoriali nate dall’Università, premiate per la prima edizione di Unibo Launch Pad

I ricercatori premiati per la prima edizione di Unibo Launch Pad

I ricercatori premiati per la prima edizione di Unibo Launch Pad

Bologna, 15 dicembre 2015 - Due progetti su cibo e agricolura e una applicazione nel campo biomedicale: sono i tre progetti premiati sabato scorso all’Opificio Golinelli per la prima edizione di UNIBO Launch Pad, il programma di accompagnamento imprenditoriale destinato al mondo dei giovani ricercatori dell’Università di Bologna.

A vincere il ’passaggio’ per la Silicon Valley sono stati i ricercatori Marco Zibordi, con il progetto HK dedicato all’agricoltura di precisione; Simona de Cesaris col progetto Ne.mo (per la rilevazione e localizzazione acustica di parassiti in agricoltura) e Enrico Di Oto che con Domo Genetics (biologia molecolare) si prefigge di ridurre tempi e costi nelle diagnosi dei tumori.

I tre neo imprenditori sono tutti accomunati da un dottorato e diversi anni di ricerca.

Marco Zibordi, co-fondatore di HK, commenta così la vittoria: “E’ una emozione incredibile. Il programma UNIBO Launch Pad ci ha aperto gli occhi offrendoci opportunità impensabili”.

Per i tre vincitori, il prossimo passo sarà in Silicon Valley dove i loro progetti imprenditoriali saranno ulteriormente plasmati e loro stessi potranno crescere personalmente e professionalmente in quello che è il più importante ecosistema imprenditoriale del mondo.

L’evento si è svolto nella magnifica cornice dell’Opificio Golinelli, dove i 6 finalisti di UNIBO Launch Pad si sono avvicendati sul palcoscenico presentando i propri progetti per convincere la giuria in solo 8 a scommettere su di loro. “E’ stata una grande sfida. La parte più entusiasmante è stato vedere come team composti da dottorandi, assegnisti e post-doc hanno presentato idee frutto di anni di ricerca sapendo bilanciare tecnologia e opportunità di mercato” ha commentato la giuria composta, tra gli altri dagli investitori Gian Bruno Mazzi di IAG, Mario Riciputi di SIR, Michele Padovani di CLN Venture Group e Antonio Giuliani di Chicago - USA.

“Non abbiate paura. Non lasciatevi intimidire dalle difficoltà e dalla competizione con gli altri.” è stato l’incoraggiamento finale di Adriano Aere, fondatore di Imperial importante marchio del Made in Italy.

“E’ stato difficile identificare i tema più meritevole perché tutti hanno colpito la giuria per creatività e capacità di affrontare problemi importanti con soluzioni innovative”, ha dichiarato Marco Cammelli, componente della giuria.

“Siamo felici di premiare progetti d’avanguardia che affondano le proprie radici in percorsi di ricerca accademica avanzata. Come Fondazione Golinelli l’innovazione è il nostro orizzonte di riferimento” aggiunge Antonio Danieli, Direttore della Fondazione Golinelli.

“Tutte le presentazioni sono state di alto livello e hanno espresso un alto grado di innovatività e di potenziale commerciale”, come ha sintetizzato Simone Ferriani, Direttore Scientifico dell’iniziativa.

Dopo il grande interesse generato dall’edizione pilota UNIBO Launch Pad si accinge ora a ripartire con l’edizione 2016. Nasce dalla collaborazione tra l’Università di Bologna, l’Istituto Italiano Imprenditorialità, ed aziende e fondazioni dell’Emilia Romagna con l’intento di costruire un percorso di formazione all’imprenditorialità di natura laboratoriale. Il percorso prevede momenti di aula, affiancamento da parte di mentori, incontri sistematici con imprenditori e, per i team più promettenti, una fase finale in Silicon Valley.

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