Martedì 23 Aprile 2024

Acer, presidio con protesta: “Bollette troppe care e incomprensiboli e alloggi pubblici venduti come privati”

Emergenza abitativa, sit-in del sindacato inquilini dell’Usb, Asia, in piazza della Resistenza FOTO

Presidio all’Acer (Foto Dire)

Presidio all’Acer (Foto Dire)

Bologna, 29 gennaio 2015 - Il giorno dopo lo sgombero dello stabile di via Albiroli (12 i denunciati per invasione di terreni ed edifici) e l’occupazione-lampo di San Pietro, le proteste per l’emergenza abitativa rialzano la voce davanti alla sede dell’Acer (FOTO). Il sindacato inquilini dell’Usb, Asia, ha radunato in piazza della Resistenza una quarantina di persone (molte quelle di origine straniera) per un presidio sotto le finestre dell’Acer. Perché l’Azienda casa mette sul mercato i suoi alloggi “e li vende agli stessi prezzi dei privati, eppure nel suo codice etico c’è scritto che la sua missione è stare ‘vicino’ alle esigenze delle fasce disagiate e in difficoltà della popolazione”, scandisce uno degli esponenti di Asia in un piccolo comizio davanti ai manifestanti e sotto il controllo delle Forze dell’ordine.

Asia ha deciso di presentarsi agli sportelli Acer dopo aver segnalato una serie di problemi raccolti dai residenti di alloggi pubblici in zona Bolognina. In cima alla lista ci sono “bollette molto alte, sui 200-250 euro per inquilini singoli e 600-650 euro per nuclei familiari, dunque altissime, ma senza che ci siano le specifiche di questi consumi. E poi - dice Federico, esponente del sindacato inquilini - ci sono i costi di manutenzione, anche quelli pesano troppo; le aziende fanno pagare i costi di spostamento dei loro tecnici... Oppure è successo più volte che la ditta di manutenzione si attivi solo se il guasto riguarda un intero edificio e non solo un alloggio, in quel caso l’inquilino si deve arrangiare”.

Così come, “con il meccanismo del teleriscaldamento e degli impianti centralizzati, un inquilino non può restare volontariamente al freddo perché magari non ha i soldi per pagare la bolletta di quel mese”. Una delegazione di Usb è stata ricevuta dall’Acer per discutere, ma il sindacato inquilini solleva anche il tema della revisione delle assegnazioni sollevato dal Comune. Ad esempio, il superamento del meccanismo delle visite agli appartamenti quando un assegnatario ottiene una casa.

“Il Comune ha tirato fuori il caso delle rinunce agli alloggi di via Rimesse, c’è stato chi ha rifiutato l’appartamento perché non c’era il balcone, ma riteniamo che velocizzare troppo le assegnazioni possa diventare un problema: non si può sempre e solo decidere in base ad una planimetria. Nel caso di via Rimesse c’erano persone con handicap e difficolta’ che avevano davvero bisogno di visionare l’alloggio. Piuttosto, Asia torna ad incalzare il Comune sulla necessità di valutare la requisizione degli alloggi sfitti: “E’ difficile, anche dal punto di vista della legge, ma l’amministrazione deve iniziare a considerare questa necessità”, dice Federico. E poi ora anche la Curia fa balenare il tema degli espropri... “Beh, nel caso di via Albiroli avrebbe anche potuto subirlo”, rilevano da Asia.