L'annuncio choc del prete: "Lascio"

San Benedetto Val di Sambro, la notizia data ai fedeli durante la messa

Don Flavio Masotti (foto Pagani)

Don Flavio Masotti (foto Pagani)

San Benedetto (Bologna), 26 agosto 2014 - Una decisione difficile, maturata dopo una lunga riflessione e annunciata pubblicamente ai fedeli al termine della consueta messa domenicale. Don Flavio Masotti, 37anni, parroco delle chiese di Pian del Voglio, Montefredente, Sant’Andrea e Qualto, nel comune di San Benedetto Val di Sambro, ha lasciato per sempre l’abito sacerdotale. E’ stata una vera e propria notizia choc che ha sconvolto un’intera comunità. Da tempo in paese serpeggiavano delle voci sulla questione, alle quali nessuno però aveva mai voluto credere. E invece domenica è giunta l’inaspettata doccia fredda.

Durante le funzioni celebrate nelle quattro parrocchie gremite, tra applausi e momenti di commozione, don Flavio, amato e stimato da tutti i parrocchiani per la sua grande serietà e disponibilità, ha annunciato quello che nessuno si aspettava. Lascia la sua gente, la sua chiesa e soprattutto lascia la tonaca dopo quattro anni di vicariato nella zona Setta, Savena e Sambro.

Ha lavorato sodo, don Flavio, intensificando con generosità l’attività delle sue parrocchie con un’attenzione particolare alle esigenze delle famiglie e cercando di ripopolare le canoniche di giovani. Proprio in loro aveva trovato la linfa vitale su cui puntare, rendendoli artefici del futuro della comunità. 

«La sua assenza peserà molto sulla quotidianità delle nostre piccole borgate — ha detto uno dei suoi più stretti fedeli e amici, Gabriele Monciatti —. La sua affabilità e apertura sono state un grande dono. E’ riuscito a far rifiorire le attività delle nostre parrocchie. La sua decisione va rispettata, proprio perché si è sempre dimostrato un uomo di una levatura fuori dal comune». 

E’ dello stesso parere il sindaco Alessandro Santoni che ancora incredulo aggiunge: «Eravamo stati insieme pochi giorni fa alle feste paesane di Pian del Voglio e Montefredente e non mi aveva accennato nulla — dice il primo cittadino —. Non posso esprimere giudizi in merito perché non conosco le motivazioni che l’hanno spinto verso una decisione cosi drastica. In momenti come questo, in cui la crisi economica e sociale attanaglia in modo particolare le nostre comunità, figure come don Flavio sono davvero importanti. Se ne va non solo un parroco, ma una risorsa fondamentale per il nostro territorio». 

Un sacerdote vicino alla gente, come racconta Marco Teglia: «In chiesa domenica piangevano tutti. Ha fatto tanto per noi: dalla preparazione al matrimonio delle giovani coppie, alla ristrutturazione della chiesa fino all’organizzazione delle feste della parrocchia, con le sue fidate priore. Lascia un grande vuoto, ma anche tanti bei ricordi».

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