Primarie Pd, il nostro test sui controlli (nulli): "Così ho votato due volte"

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NEI CIRCOLI Un momento delle operazioni di voto: lo scrutinio è stato particolarmente agile anche per la scarsa affluenza

NEI CIRCOLI Un momento delle operazioni di voto: lo scrutinio è stato particolarmente agile anche per la scarsa affluenza

Bologna, 29 settembre 2014 - BALZANI o Bonaccini? La scelta è stata difficile e forse qualcuno non ci avrà dormito la notte. Ma perché scegliere quando era possibile votare per entrambi? Io, ad esempio, per non scontentare nessuno, ho votato due volte, una a Bologna e una Modena, senza falsificare documenti o altro, semplicemente seguendo le regole del Pd. Secondo il regolamento delle Primarie, infatti, ogni studente o lavoratore fuori sede per votare doveva inviare, entro la mezzanotte di giovedì 25 settembre, una e-mail al coordinamento provinciale ad hoc o registrarsi al sito ilpresidentelosceglitu.it.

I COORDINATORI, presa visione della richiesta, avrebbero indicato all’elettore la nuova sezione, avvisando del cambio i colleghi della provincia di residenza, in modo da evitare voti multipli. E invece, almeno nel mio caso, non è andata così. Giovedì mi sono registrato al sito come lavoratore fuori sede domiciliato a Modena (quando la mia residenza è a Bologna). Il giorno dopo è arrivata la risposta dal coordinamento modenese, indicandomi la via e il seggio dove mi sarei dovuto recare per votare, senza che mi venisse comunicato se e come il mio seggio di competenza a Bologna fosse stato avvisato del cambio. Sorpreso, ieri mattina mi sono recato al circolo Pd di via Bentivogli a Bologna, auspicando che, una volta presentato il documento d’identità, i volontari mi avrebbero avvisato di essere stati contattati dai colleghi di Modena. Con mia grande sorpresa, invece, non è accaduto niente di tutto questo. Gli addetti alle liste, una volta controllato l’elenco dei votanti, chiestomi il documento di identità e il versamento dell’obolo per il contributo volontario al partito, senza battere ciglio mi hanno consegnato la scheda e mi hanno lasciato votare.

GIUSTO IL TEMPO di prendere un treno e circa un’ora dopo ero a Modena, al seggio indicatomi dal coordinamento provinciale. Così come a Bologna, i volontari, una volta controllato l’elenco dei fuorisede e chiestomi di versare il contributo, mi hanno lasciato votare senza che nessuno verificasse la mia identità. Infatti non ho dovuto mostrare nessun documento, neanche quello usato per registrarmi al sito. Insomma, sarei potuto essere una persona qualunque che si spacciava per un altro e nessuno se ne sarebbe accorto, facendo sì che il voto delle primarie venisse facilmente falsato. Il problema del voto multiplo è noto già dalle primarie nazionali di due anni fa, ma nessuno ha posto rimedio a questa falla. Eppure basterebbe poco: una soluzione sarebbe controllare la residenza di chi si registra come fuori sede, così da comunicare il cambio di seggio al coordinamento interessato per evitare situazioni come quella che ho vissuto io ieri mattina.

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