Sequestrati 200mila euro al primario: "Segretarie impiegate per fini privati"

Peculato e truffa, sospeso per un anno Guido Ferrari

Il primario Guido Ferrari

Il primario Guido Ferrari

Bologna, 20 agosto 2015 - Sospeso per un anno dall’Ausl. Indagato per peculato, truffa, abuso d’ufficio e concussione. Colpito da un sequestro conservativo per un totale di 200mila euro, in virtù di possibili danni erariali. E’ stato un agosto davvero amaro quello di Guido Ferrari, 57 anni, medico residente in città, primario di Radiologia a Imola fino a ieri, quando l’Ausl gli ha comunicato che per un anno sarà sospeso dall’incarico, con divieto di svolgere qualsiasi altra attività nell’ambito dell’Ausl imolese. Una decisione inevitabile dopo che nei giorni scorsi il gip Francesca Zavaglia aveva disposto per Ferrari l’interdizione dai pubblici uffici per un anno, accogliendo la richiesta del pm Claudio Santangelo, titolare dell’indagine dei carabinieri del Nas.

Secondo le accuse, che già nel 2012 erano sfociate in un avviso di garanzia, il primario per circa 5 anni avrebbe impiegato personale della Radiologia, in particolare due segretarie, per fini personali, distogliendole dal loro lavoro. Questo, in sostanza, il quadro ricostruito in questi anni dagli inquirenti e sfociato nelle misure cautelari dei giorni scorsi: Ferrari, che come molti altri primari affiancava l’attività in ospedale a quella di visite nelle cliniche private a pazienti a pagamento, avrebbe poi impiegato le segretarie per ‘gestire’ i referti e trasferire i dati nei computer. Centinaia di referti, per centinaia di ore passate dalle segretarie della Radiologia a lavorare per i fini personali di Ferrari. Così da creare un enorme (presunto) danno erariale. Questo, almeno, secondo la Procura. Quanto all’accusa di concussione, per il pm il primario avrebbe in qualche modo costretto (senza violenza) le segretarie a collaborare, ma il gip non si è mostrato molto in linea con questa impostazione, avendo invece accolto la tesi accusatoria generale. Tanto da concedere pure il maxi-sequestro chiesto dal pm e già impugnato dall’avvocato di Ferrari, Pietro Giampaolo.

Ferrari è molto noto sia a Bologna, dove ha lavorato in diverse cliniche, che, ovviamente, a Imola, dove è stato anche consigliere comunale del Pd. Le sue dichiarazioni dei redditi, nel 2008 e 2009, erano le più ricche del Consiglio comunale. Il Paperone dei politici imolesi guadagnava 500mila euro all’anno.

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro