Marzabotto, profughi a Lama. L'ira della destra

La rabbia del sindaco Franchi: "Non c’è spazio per i fascisti"

Romano Franchi, sindaco di Marzabotto

Romano Franchi, sindaco di Marzabotto

Marzabotto (Bologna), 22 luglio 2016 - Continua a far discutere, a Lama di Reno di Marzabotto, l’arrivo di diciotto richiedenti asilo (nelle scorse ore sono arrivati i primi 12) all’interno della villa dell’ex direttore della Cartiera Burgo nell’ambito di un progetto di accoglienza e formazione professionale. Progetto promosso dalla cooperativa Lai-momo di Sasso Marconi in collaborazione con Ethical Fashion Initiative (un’agenzia dell’Onu) per dare ai rifugiati una formazione professionale legata al mondo della moda insegnandogli un mestiere e facilitando così il loro inserimento nella società. Per lunedì sera, alle 20, il movimento Appennino Tricolore, di cui fa parte anche il capogruppo consigliere di minoranza, Morris Battistini, ha organizzato una manifestazione di protesta che si terrà vicino al ponte sul fiume ed esattamente di fronte alla villa che ospita i profughi.

In grande: la villa dell’ex Cartiera Burgo a Lama di Setta che ospita i profughi. A destra: Romano Franchi, sindaco di Marzabotto

"Riteniamo scandaloso e oltraggioso, soprattutto in un territorio colpito da forte disoccupazione, che l’amministrazione comunale, in collaborazione con una nota cooperativa sociale dia priorità ai cosiddetti profughi prima di pensare ai tanti italiani in difficoltà – fanno sapere da Appennino Tricolore –. E’ ormai cosa nota che i soggetti in questione possano essere difficilmente considerati profughi, esuli di guerra o perseguitati ed è altrettanto noto quale sia il business che si nasconde dietro alla finta accoglienza".

Alla dimostrazione di dissenso ha già aderito anche Forza Nuova. "Condividiamo la battaglia che cittadini e movimenti stanno portando avanti nel nostro Appennino contro il business dell’accoglienza dei cosiddetti profughi – si legge in una nota diramata dal movimento di estrema destra –: questi ultimi sono ospitati presso una struttura gestita da una nota cooperativa sociale già esperta in materia".

L’iniziativa organizzata per lunedì sera fa a dir poco infuriare il sindaco, Romano Franchi. "Marzabotto ha una storia e una tradizione antifascista molto forte – spiega il primo cittadino a margine di una tavola rotonda tenutasi ieri mattina alla Metalcastello di Castel di Casio –: qui non c’è alcun spazio per Forza Nuova per manifestare, né verrà loro concesso. Nel nostro Comune, abbiamo alcuni rifugiati (14 che si trovano nella frazione Lama di Setta, ndr), ma non abbiamo mai avuto problemi né ricevuto alcun tipo di segnalazione dai residenti. Quella di lunedì è un’iniziativa irresponsabile e molto grave – mette in guardia Franchi –: e ciò perché sparge veleno invece che lavorare per la conoscenza. Sono molto preoccupato".

Anche il deputato Pd Andrea De Maria attacca la manifestazione indetta per lunedì: "I contenuti di quella manifestazione e le caratteristiche dei suoi promotori sono assolutamente inaccettabili – sottolinea l’ex sindaco –. Soprattutto colpisce che la manifestazione si svolga nel comune di Marzabotto, medaglia d’oro della Resistenza per il prezzo pagato da quella comunità negli anni terribili della guerra e della dittatura. Marzabotto promuove valori di pace e solidarietà. Tutto il mio sostegno – conclude De Maria– a quanti a Marzabotto, a cominciare dal sindaco, si sono espressi con chiarezza e decisione sulla iniziativa di Forza Nuova".

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