Blitz nelle case a luci rosse: sequestrati contanti, giochi sexy e lingerie

L’indagine della polizia in quarantatre appartamenti (FOTO)

Gli oggetti rinvenuti dalla polizia e l’interno di alcuni appartamenti affittati in cui, avvenivano gli incontri a luci rosse

Gli oggetti rinvenuti dalla polizia e l’interno di alcuni appartamenti affittati in cui, avvenivano gli incontri a luci rosse

Bologna, 23 ottobre 2014 - Contanti, cellulari, lingerie sexy, scatole di preservativi, vestiti, olio da massaggio, giochi erotici. E non solo. È quanto hanno trovato, e sequestrato, i poliziotti nel corso delle perquisizioni scattate all’interno dei 45 appartamenti che, secondo gli inquirenti, venivano affittati da due agenzie immobiliari a ragazze che si prostituivano, all’insaputa dei proprietari degli alloggi. A scoprire il meccanismo è stata la sessione reati sessuali della squadra Mobile, diretta da Elena Ceria. Appartamenti, sparsi in varie zone della città, venivano presi in affitto e ceduti, rincarando il canone, a giovani prostitute italiane, romene, sudamericane e russe (GUARDA LE FOTO) che vi rimanevano per brevi periodi. Sono otto le persone indagate per associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento della prostituzione. Tra queste c’è un sessantenne bolognese, considerato a capo della struttura e con precedenti specifici.

Ai proprietari degli appartamenti gli indagati, che li affittavano tramite due società immobiliari a loro riconducibili, pagavano un canone mensile in media sugli 800 euro, mentre alle prostitute chiedevano 400 euro a settimana. Le ragazze, poi, tramite annunci su internet si procuravano i clienti e di solito dopo qualche giorno cambiavano casa. Il ricambio negli appartamenti era costante.

Al momento delle perquisizioni, i poliziotti hanno trovato negli alloggi una ventina di ragazze. Sono state ascoltate tutti dagli inquirenti al fine di acquisire elementi utili all’indagine. L’inchiesta è alle battute finali (leggi l'articolo precedente). Gli inquirenti sono convinti, anche alla luce dei numerosi elementi raccolti, che gli indagati fossero consapevoli di affittare gli immobili per attività legate alla prostituzione. Gli appartamenti finiti nel mirino, ben tenuti con infissi e mobili nuovi, si trovano tutti sotto le Due Torri tranne due che sono a Modena e a Casalecchio.

 

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