Ozzano (Bologna), 27 luglio 2011 - Sono ripresi gli scavi archeologici di Claterna, a Ozzano, dove sono custoditi i resti di un’antica citta’ sepolta, di eta’ romana. Recentemente è stato scoperto di un edificio di epoca tardoantica (V e VI secolo d.C.).

Nell’area si sviluppera’ un percorso di formazione universitaria, grazie alla collaborazione con il dipartimento di Scienze dell’Antichita’ dell’universita’ Ca’ Foscari di Venezia e alla partecipazione di altri studenti degli atenei di Bologna e Ferrara. Il progetto e’ coordinato dall’associazione Civitas Claterna, e diretto dalla soprintendenza per i Beni archeologici dell’Emilia-Romagna. Nell'area è ripartita da luglio la campagna di scavo archeologico.

Gli scavi riguardano un settore a nord della via Emilia, che diventera’ tappa fondamentale per la realizzazione, in futuro, di un parco archeologico: li’ nei campi della frazione di Maggio, si ricostruisce la storia di varie stratificazioni con, appunto, una struttura tardoantica, le cui radici affondano sui resti di una domus fondata in eta’ repubblicana e abitata fino a quella imperiale. E, attraversando la via Emilia, e’ possibile visitare la ‘domus dei mosaici’, gia’ oggetto di campagne di scavo e sulla quale e’ stata realizzata una copertura, e frequenti interventi di manutenzione.

Il nuovo settore interessato dalle indagini degli studiosi, invece, rivela una serie di piccole unita’ abitative in legno e in terra, che in parte riutilizzavano le murature della casa romana precendente. Una parte dell’edificio fu colpita da un incendio, di cui sono stati trovati i segni, nell’argilla e nel legno. Nel quadro piu’ generale della storia di Claterna, questi ritrovamenti aiuteranno a ‘fotografare’ le ultime fasi di vita della citta’.
Il progetto e’ finanziato da Crif Spa di Bologna ed e’ supportato da Ima e da Cuticonsai.