Bologna, 31 ottobre 2011 - Momentaneo stop ai lavori per la realizzazione della Variante di valico sull’Appennino: da circa una decina di giorni i cantieri della canna Nord ( il lato d’entrata della galleria più vicino alla zona di Ripoli, ndr) sono stati sospesi dalle ditte interessate per effettuare una serie di operazioni di drenaggio utili ad attenuare gli effetti della frana. La decisione di sospendere i lavori e partire con i drenaggi è stata presa dalla stessa direzione dei lavori della società Autostrade e delle ditte coinvolte, d'accordo con il proprio team di consulenti.

Questi periti, gli stessi che nei mesi scorsi hanno più volte valutato la stabilità del versante (in aprile, maggio e poi settembre) non rilevando criticità nelle scorse settimane hanno valutato fosse opportuno fermare temporaneamente i lavori e far partire un drenaggio, un’operazione finalizzata proprio migliorare le condizioni del terreno ed evitare il propagarsi della frana. Si tratta di una virata rispetto al progetto esecutivo, che non prevedeva questi drenaggi.
Le ditte incaricate dei lavori, peraltro, sarebbero partite con i drenaggi senza prima richiedere le autorizzazioni di tipo idrogeologico alle Comunità Montane. Il ‘problema’ sarebbe stato risolto in corso d’opera.

Sulla vicenda dei lavori per la realizzazione della Variante di valico è stata aperta un’inchiesta, in Procura, che ipotizza il reato di disastro colposo contro ignoti. Il pm Morena Plazzi, per capire come muoversi, affiderà presto una consulenza tecnica per avere una valutazione sulla situazione della frana e su quale sia la causa della sua riattivazione.