Bologna, 11 gennaio 2012 - Lo hanno salvato (foto) dalle acque gelide del Limentra a Camugnano. Probabilmente ferito da colpi d'arma da fuoco, era in un o stato di ipotermia e apparentemente privo di vita con gli arti posteriori semioparalizzati. E' la storia di Navarre il lupo che da allora è stato amorevolmente seguito dal centro di Monte Adone. Le lastre hanno rivelato la presenza di circa 35 pallini di piombo. Sono state utilizzate diverse terapie omeopatiche e omotossicologiche.

Navarre è vivo e sta recuperando come riporta l'agenzia di stampa GeaPress. “Navarre va migliorando ed ha dato ormai ottimi segnali di ripresa – riferisce a GeaPress Elisa Berti, Responsabile del Centro di Sasso Marconi – E’ un sorvegliato speciale, ma un po’ come lo sono tutti i nostri animali, recuperati dalle storie più incredibili“.

Navarre mangia dalle mani di Elisa. E' lei stessa a raccontarlo a GeaPress: "Vorrei precisare che l’ho fatto per invogliarlo. E’ avvenuto in maniera graduale. Un contatto molto limitato alle cure – riferisce la Responsabile del Centro – Il lupo è un animale molto intelligente. Poi Navarre (video) è selvatico, da cinque anni, nato in natura e vissuto in natura. Diciamo che Navarre risponde bene alle cure“.