Bologna, 30 agosto 2012 - Le risposte che il procuratore aggiunto Valter Giovannini si attendeva dall'autopsia sono arrivate: M. P., il ragazzo di 20 anni con problemi psichici morto nella struttura protetta 'Casa Dolce' di Casalecchio, è deceduto per ''probabile asfissia meccanica''.

E' questo l'esito preliminare dell'autopsia eseguita oggi dal medico legale Chiara Mazzacori. incaricato dal pm Giampiero Nascimbeni, che ha assistito personalmente all'esame autoptico. Indagati per omicidio colposo sono tre operatori socio sanitari che lunedì sera sono intervenuti per contenere il ragazzo in preda a una crisi. Stando all'esito dell'autopsia, il loro intervento sarebbe stato eseguito in modo non corretto, tanto da provocare appunto l'asfissia. La loro posizione, dal punto di vista dell'inchiesta, a questo punto si aggrava non poco.