Bologna, 31 agosto 2012 -LA RISPOSTA tanto attesa dall’autopsia è arrivata ed è la peggiore possibile per gli indagati: «Asfissia meccanica». In altre parole: soffocamento. È questo l’esito, del tutto preliminare, dell’esame eseguito ieri pomeriggio dal medico legale Chiara Mazzacori sul corpo di Michael Passatempi, il ragazzo di 20 anni affetto da problemi psichici morto lunedì sera all’interno della struttura ‘Casa Dolce’ di Casalecchio.

Il giovane era stato colto da una crisi dopo che gli era stato ordinato di spegnere la Playstation e andare a letto. Tre operatori socio-sanitari della coop Dolce erano intervenuti per contenerlo e, in quelle fasi concitate, uno dei tre si sarebbe seduto sul torace di Passatempi, steso a terra, per bloccarlo. Il ventenne a quel punto si era sentito male e gli operatori avevano chiamato il 118, ma all’arrivo di sanitari e carabinieri, sebbene Passatempi fosse ancora vivo, sdraiato pancia a terra, non c’era stato nulla da fare. "Non avevo dubbi — dice ora la madre, con rabbia —, l’ho detto subito che erano stati loro. Ora chi ha sbagliato deve pagare".
 

Dopo il decesso il pm Giampiero Nascimbeni ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo e ha indagato i tre operatori socio-sanitari intervenuti per calmare il giovane. Ieri il pm ha conferito l’incarico dell’autopsia (alla quale ha partecipato personalmente) alla presenza del legale dei tre, Marco Capucci, il quale ha nominato un perito di fiducia, Giuseppe Fortuni.

"Ci attendiamo risposte chiare dall’autopsia", aveva detto nell’immediatezza il procuratore aggiunto Valter Giovannini. E le risposte sono arrivate. Secondo la dottoressa Mazzacori, il ragazzo è morto per "probabile asfissia meccanica". Tradotto: è stato soffocato. La causa potrebbe essere appunto la ‘manovra’ di uno degli operatori, quello che si sarebbe seduto sul ragazzo, comprimendone la cassa toracica. Sul corpo del ventenne non sono stati trovati segni di violenza o percosse. Non è stato picchiato.

La morte, dunque, potrebbe essere stata provocata per sbaglio da un’errata procedura di contenimento degli operatori. I quali nei prossimi giorni saranno interrogati per chiarire la dinamica dei fatti. È ovvio che per avere un responso definitivo bisognerà poi aspettare gli esami istologici sui tessuti. Il consulente della difesa, peraltro, nega l’asfissia meccanica e parla di "asfissia generica", che potrebbe essere provocata anche da altri fattori, come l’assunzione di farmaci o droghe.


"Appena ho visto mio figlio ho capito subito cos’era successo — si sfoga la mamma di Passatempi —. Non avevo dubbi che fossero stati loro e l’esito dell’autopsia lo conferma. Voglio arrivare in fondo a questa faccenda e voglio che chi ha sbagliato paghi. La giustizia deve fare il suo corso e sono certa che i magistrati a lavoreranno nel modo giusto. Ora, però, vorrei essere lasciata in pace, devo seppellire mio figlio".

 

Gilberto Dondi