Crevalcore (Bologna), 8 ottobre 2012 - Ritorno a scuola, oggi, per i bambini delle scuole elementari di Crevalcore e San Giovanni in Persiceto, due Comuni della provincia di Bologna duramente colpiti dal terremoto del maggio scorso. A Crevalcore, oggi, circa 600 bambini delle scuole elementari sono tornati sui banchi nei moduli provvisori, con le lezioni che riprendono “in modo integrale”, ha annunciato a Radio Tau il sindaco Claudio Broglia.

 

Qualche decina di chilometri più in là, intanto, a San Giovanni in Persiceto, oggi sono partite le lezioni nell’istituto scolastico temporaneo della scuola Romagnoli di via Rodari, che era stato inaugurato sabato. Nel nuovo complesso sono ospitati circa 200 alunni per un totale otto classi delle elementari (due della scuola Romagnoli e sei della Quaquarelli), che prima del terremoto frequentavano l’edificio scolastico del centro storico ora inagibile. Torneranno invece in classi la prossima settimana le altre 23 classi della scuola Quaquarelli: i prefabbricati modulari (nella zona dell’ospedale) dove faranno lezione saranno inaugurati sabato.

 

A Crevalcore, spiega il sindaco Broglia, l’obiettivo è di far tornare a scuola entro questa settimana anche gli alunni delle scuole medie e superiori. Ed entro la fine del mese anche le ultime 20 famiglie rimaste in albergo “troveranno una casa”, annuncia Broglia, che fa un “bilancio positivo” del percorso seguito finora. Innanzitutto il ritorno a scuola, per cui Broglia dice “Completiamo il percorso avviato a giugno, avevamo detto che entro la metà di ottobre avremmo fatto l’impossibile per portare tutti a scuola”. Ma c’è anche altro: “è stato riaperto parzialmente il centro storico, sono partiti i cantieri delle ricostruzioni”. La cosa fondamentale, pero’, dice Broglia, è che non bisogna dimenticarsi di cio’ che è accaduto.

Afferma infatti il sindaco, intervistato questa mattina ai microfoni di Radio Tau: “Dobbiamo ricordarci che il terremoto c’è stato. Non possiamo correre il rischio paradossale per cui, continuando a fare cose straordinarie tutti insieme, quasi quasi ci dimentichiamo l’evento”, afferma Broglia.  Soprattutto occorre continuare a lavorare per essere pronti che le scosse potrebbero tornare. “Gli edifici da recuperare vanno recuperati in maniera seria, con studi approfonditi. Sia per il pubblico che per il privato- prosegue Broglia- non basterà incerottare le ferite: gli edifici vanno recupareti in modo tale che, nella malaugurata ipotesi che ci sia un nuovo terremoto, le cose funzionino bene. Dovremmo tenercelo a mente, sarà un lavoro molto lungo”, conclude il sindaco di Crevalcore.
 

Fonte Dire