Bologna, 30 gennaio 2014 - I dipendenti del Comune di Bologna danno una mano ai facchini in lotta contro la Granarolo. I Cobas fanno infatti sapere che ieri Rsu e iscritti della lista Cub-Cobas del Comune “hanno raccolto piu’ di 300 euro in buoni mensa da consegnare ai facchini licenziati della Granarolo”. E lunedi’ prossimo, 3 febbraio, si replica: ci sara’ un altro banchetto di raccolta davanti alla nuova sede del Comune in piazza Liber Paradisus.

“La solidarieta’ dei dipendenti comunali che donano i buoni mensa rappresenta un bell’esempio di aiuto fra settori diversi del mondo del lavoro, mentre la politica, le Istituzioni, la Polizia che picchia chi difende i diritti del lavoro, addirittura il prefetto di Bologna, con le loro azioni intendono solo aumentare il clima di contrapposizione fra lavoratori e cercano di convincere l’opinione pubblica che la lotta dei facchini e’ inutile e che la difesa del lavoro e’ un’azione violenta”, dicono i Cobas di Bologna in una nota ribadendo invece che “questa e’ una lotta giusta e riguarda tutti: continuera’ aumentando il consenso in altri settori lavorativi” e “il conflitto e’ necessario se si vogliono ottenere risultati, la lotta dell’Electrolux con l’occupazione degli stabilimenti e’ l’unica strada percorribile e anche questa va supportata da tutti noi”. I Cobas rilanciano poi l’invito al boicottaggio dei prodotti della Granarolo in tutt’Italia, a sostenere la cassa di resistenza per i facchini e a partecipare al corteo in programma sabato a Bologna dalle 15 da piazza dell’Unita’.

(Fonte Dire)