Monghidoro (Bologna), 15 aprile 2014 - Una vicenda avvolta nel mistero ha acceso i riflettori sulla piccola borgata di Vergiano, nel comune di Monghidoro, dove è stato ritrovato un cumulo di ossa umane. 

A fare la macabra scoperta è stato un giovane residente della piccola località che sorge a pochi minuti dal cuore del capoluogo montano. Mentre tagliava l’erba del campo che abbraccia il piccolo cimitero della borgata, indaffarato nelle opere di manutenzione che si fanno usualmente, con l’arrivo della primavera e della bella stagione, il giovane ha notato qualcosa di strano spuntare dalla fitta vegetazione: un mucchio di ossa in pessimo stato giacevano a terra ai piedi del muro di cinta che circonda il piccolo cimitero della borgata.

Dopo un primo momento di perplessità e sbigottimento il ragazzo ha deciso di lanciare l’allarme alle forze dell’ordine. Sul posto sono intervenuti prontamente i carabinieri di Monghidoro e il 118 di Loiano, che hanno setacciato la zona e recuperato i resti, che con ogni probabilità erano lì da molto tempo. 

"Abbiamo mandato al Dipartimento di Medicina Legale di Bologna i resti — hanno chiarito i carabinieri di Monghidoro —. Della vicenda si stanno occupando il medico legale e il Pm di Bologna. Sarà il referto delle analisi a far luce sulla questione ed eventualmente a spianare la strada delle indagini". Che si tratti di resti umani ormai non c’è dubbio. Dai primi accertamenti sulle ossa sono state riscontrate molte lesioni, ma a fare infittire il mistero è stato un piccolo foro dalla forma irregolare presente sull’osso frontale del cranio: in paese sono scattate le congetture e le supposizioni più disparate, dai contorni romanzeschi che hanno conferito un alone noir alla vicenda.

Le ipotesi sono molteplici, anche se la strada più battuta dagli inquirenti sembra essere quella del reato di vilipendio di cadavere: le ossa abbandonate e lesionate probabilmente a causa del maltempo, potrebbero essere state prelevate dal cimitero e gettate aldilà del muro di cinta, tra l’erba alta.

E’ proprio su questo punto che i carabinieri focalizzeranno gli accertamenti, constatando se le operazioni cimiteriali nella piccola località sono avvenute rispettando i dettami normativi. Luci e ombre aleggiano dunque sul caso, ma soltanto l’esito degli esami permetterà con esattezza di svelare a chi appartengono le ossa, chi potrebbe averle gettate lì e a quale epoca risalgono.

Giada Pagani