San Benedetto Val di Sambro (Bologna), 15 maggio 2014 - Chiude la chiesa di Ripoli, a San Benedetto Val di Sambro, a rischio frana. Lo annuncia in una nota l’assessore regionale alle Infrastrutture, Alfredo Peri. L’ordinanza di chiusura, come spiega la Regione nel comunicato, sarà emessa dal sindaco nelle prossime ore alla luce dell’esito di un sopralluogo fatto nei giorni scorsi.

“La chiusura temporanea del luogo sacro consentirà di svolgere un accurato rilievo delle strutture e delle lesioni, anche attraverso l’installazione di nuovi strumenti di indagine - fa sapere viale Moro - saranno posizionati appositi fessurimetri per valutare con esattezza l’entità dei movimenti e saranno effettuati studi accurati, in accordo con la Soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici di Bologna, per restituire all’antica chiesa di Ripoli agibilità e sicurezza”.

Da tempo il paesino del bolognese è minacciato da una frana per la quale sono finiti sotto accusa i lavori per la realizzazione della variante di valico. “Quella della chiesa - assicura Peri - è una situazione a cui guardiamo con la massima attenzione, non solo per il suo valore storico - monumentale, ma anche per l’evidente funzione sociale e morale. È chiaro, quindi, che la priorità deve essere rivolta a garantire la massima sicurezza dei fedeli e alla tutela del bene artistico”. Si tratta, sostiene l’assessore, “di una situazione puntuale e circoscritta rispetto a un contesto dove il movimento franoso  sostanzialmente fermo. Lo attesta anche l’ultimo bollettino sui cedimenti e gli spostamenti nella frazione di Ripoli pubblicato sul sito del Comune di San Benedetto Val di Sambro”.

Per garantire “una soluzione tempestiva e appropriata”, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di San Benedetto Val di Sambro hanno immediatamente richiesto l’intervento di Società Autostrade, in analogia con quanto previsto dal Protocollo operativo sottoscritto con la Prefettura di Bologna.
“D’intesa con la proprietà e la Soprintendenza, si tratta ora di definire il merito degli interventi necessari per restituire alla comunità un bene più sicuro e che possa rispondere al meglio alla propria funzione”, conclude Peri.

Fonte Dire