Pugno sul viso da uno sconosciuto. "Mi hanno rotto il naso senza motivo"

Giochi violenti, colpito mentre camminava con la figlia di 13 anni. L’aggressione in via Emilia Ponente

Un pugno

Un pugno

Bologna, 25 marzo 2015 - «Attenzione! Spargiamo la voce che in zona Borgo Panigale ci sono dei ragazzi di 14-15 anni che girano facendo quel gioco di m...a di tirare un pugno in faccia! Stasera lo hanno fatto con un uomo di 50 anni che girava a piedi. Se qualcuno vede qualcosa avvisi le forze dell’ordine». È il post che, sul gruppo Facebook ‘Sei un vero bolognese se’ ha raccolto già centinaia di commenti. La segnalazione, malgrado non sia verificata, ha richiamato l’attenzione del popolo della rete (147 i ‘mi piace’) che ha condiviso il post e, come succede in questi casi, ha anche scambiato impressioni ed esperienze. Tra le vicende raccontate, anche l’aggressione in zona Santa Viola che riportiamo. 

«COS’È successo non l’ho capito. So solo che sono finito a terra, col naso rotto». La vittima, un uomo di 45 anni, era uscito di casa, in zona Santa Viola, per andare a prendere sua figlia all’oratorio, domenica sera. Erano da poco passate le 20 quando uno sconosciuto, senza alcun motivo, lo ha colpito con un pugno in pieno volto.

Ci racconta come sono andate le cose? «Stavo passando di fronte all’ex bar Cirenaica, in via Emilia Ponente. Ero con mia figlia di 13 anni. Il locale ora ospita una sala slot gestita da cinesi e fuori spesso stazionano personaggi poco rassicuranti che, già in passato, si sono resi protagonisti di risse, molestie e altre ‘bravate’. L’altra sera, però, un gruppetto di persone stava appoggiato al muro, sembrava aspettare qualcosa. Sul momento ho tirato dritto per la mia strada e non mi sono preoccupato troppo».

E poi? «E poi è tutto un po’ confuso. Ho sentito un colpo violentissimo al volto e sono caduto. Mia figlia mi guardava, era terrorizzata».

Le hanno chiesto qualcosa? Volevano soldi? «No. Erano quattro persone. Uno, allontanandosi tranquillamente verso via Emilia Ponente, mi ha lanciato uno sguardo e, con fare ironico, mi ha detto ‘scusalo dai’. Poi se ne sono andati».

Cos’ha fatto dopo? «Mi sono trascinato fino alla vicina pizzeria d’asporto da dove ho chiamato il 118. Mi hanno portato al Maggiore e ieri mattina (lunedì, ndr) mi hanno operato per mettermi a posto il naso. Ho diverse fratture scomposte. Al pronto soccorso mi hanno dato una prognosi di venti giorni».

Ha sporto denuncia? «Sì, al commissariato Santa Viola. Purtroppo non sono riuscito a essere molto preciso nella descrizione dei quattro. Presumibilmente erano nordafricani, sulla ventina. Ci sono delle telecamere in zona, magari hanno ripreso qualcosa».

Pensa si tratti di un caso di knock-out game? «Non so, non credo. Penso piuttosto che si tratti dei soliti balordi che frequentano quel locale. Forse erano ubriachi, forse fatti di qualcosa. So solo che è una cosa assurda e che ora mia figlia è sotto choc».

Cosa prova in questo momento? «Sono arrabbiato e preoccupato. È assurdo quello che è successo. E diciamo che mi è pure andata bene. Questa gente non ci mette niente a tirare fuori un coltello».

Lei ha sporto denuncia contro ignoti. Cosa si aspetta ora? «Io spero che aumentino i controlli in zona, indirizzati soprattutto verso la clientela di quel locale che se non sbaglio è già finito più di una volta nel mirino della polizia».

Sa che su Facebook si è scatenato l’allarme picchiatori? «Me lo dice lei. Non sapevo di altri episodi come questo avvenuti negli ultimi giorni nel quartiere, ma l’estate scorsa un ragazzo era stato aggredito senza motivo. E, l’ho già detto, fuori da quel posto le risse sono all’ordine del giorno».

 

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