Quartieri, parte la rivoluzione: ridotti da nove a sei, fine del decentramento

Il sindaco Merola ha presentato l’atto di indirizzo. Saranno accorpati Reno e Borgo Panigale, Porto e Saragozza, San Vitale e San Donato

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola

Il sindaco di Bologna, Virginio Merola

Bologna, 29 ottobre 2014 - Una riforma che mette fine al decentramento e che porterà a ridurre i Quartieri da 9 a 6. Il sindaco Virginio Merola ha presentato oggi l’atto di indirizzo da discutere nei prossimi due anni che cambierà volto alla macchina amministrativa.

Reno e Borgo Panigale accorpati, idem Porto e Saragozza, così come San Vitale e San Donato, affidando però la zona Irnerio al Santo Stefano. Con tre consigli e tre presidenti in meno il comune avrà circa 200mila euro in piú.

E saranno usati invece per finanziare i progetti di sussidiarietà, il nuovo ambito dei Quartieri. Questi infatti perderanno le deleghe e si occuperanno solo di coinvolgimento dei cittadini. Mentre servizi sociali e scuola andranno in capo all’Asp unica e all’Istituzione scuola. Una rivoluzione amministrativa.

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